Nella tradizione ebraica, la scrittura e la creazione procedono parallelamente: il mondo è il frutto della scrittura divina e la scrittura umana è un riflesso della scrittura divina. Il presupposto teorico di tale parallelismo è costituito dall'idea che l'infinità divina si è lasciata "imprigionare" nella finitezza di una scrittura che, dunque, mantiene il carattere di infinità come sua virtualità ermeneutica: le infinite interpretazioni di un testo finito scaturiscono direttamente dall'infinità semantica propria del linguaggio che è lo strumento con il quale Dio ha creato il mondo.

Quando le parole respirano. Scrittura e creazione a margine della tradizione ebraica

FACIONI, SILVANO
2008-01-01

Abstract

Nella tradizione ebraica, la scrittura e la creazione procedono parallelamente: il mondo è il frutto della scrittura divina e la scrittura umana è un riflesso della scrittura divina. Il presupposto teorico di tale parallelismo è costituito dall'idea che l'infinità divina si è lasciata "imprigionare" nella finitezza di una scrittura che, dunque, mantiene il carattere di infinità come sua virtualità ermeneutica: le infinite interpretazioni di un testo finito scaturiscono direttamente dall'infinità semantica propria del linguaggio che è lo strumento con il quale Dio ha creato il mondo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/125690
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