Le passioni del capitalismo:accumulazione e risentimento

L’analisi delle trasformazioni di alcune virtù di stampo borghese – la parsimonia, il decoro, la prudenza, la moderazione, la frugalità – delinea e definisce, nella prospettiva della riflessione antropologica di alcuni autori del primo ventennio del Novecento, il profilo del “borghese”, dalla inquietante fisionomia psicologica la cui moralità si costituisce tutta sulla base di un processo di rovesciamento e falsificazione guidato dalle passioni morali della invidia, del risentimento, della accumulazione. La messa a fuoco del carattere paradigmatico del “tipo bio-psichico di uomo” che nel “borghese” si rivela si connette poi alla interpretazione del “capitalismo” come sistema di pensiero e visione del mondo prima che come sistema economico nel cui spirito la “natura borghese” si dispiega e realizza. Le forze religiose- lo scolasticismo cattolico per Werner Sombart, il calvinismo per Max Weber e Max Scheler – contribuiscono fortemente all’emergere dello spirito borghese e dello spirito del capitalismo.