In the area of Rose (CS), at Santicelli/Area delle Fate, recent investigations carried out by the Soprintendenza Archeologia della Calabria in collaboration with the Chair of Ancient Topography of the Università della Calabria (2011-2014), led to the discovery of a large site with evidence, even monumental, due to a period between the eighth and third centuries B.C. Located on a high ridge above the right bank of the Iavas river (tributary of the Crati), about 800 metres NW of the centre of Rose, this interesting archaeological context was discovered in November 2011 and immediately subjected to geophysical analysis by INGV at Rome, together with a systematic survey to define extension, characters and chronologies of the archaeological site (2012). The collection of materials returned dating between the full Iron Age and the last decades of the third century B.C., leading to the hypothesis of the existence of a sacred area connected to the worship of a female deity. Following these findings it was decided to carry out, in the 2013-2014 period, two archaeological excavation campaigns, which have allowed to put partly in light and investigate the complexity and chronologies of human occupation of the site. The research seems to confirm in fact that the site was established, apparently without interruption, between VIII century B.C.(Enotri), the Archaic period (foundation and life of Sybaris), Classical and Hellenistic age (foundation of Thurii and arrival of Brettians), until the final Roman conquest after the Second Punic war.

Nel territorio di Rose (CS), in località Santicelli/Area delle Fate, le recenti indagini effettuate dalla Soprintendenza Archeologia della Calabria in collaborazione con l'insegnamento di Topografia Antica dell’Università della Calabria (2011-2014) hanno portato alla scoperta di una vasta area con testimonianze, anche monumentali, riconducibili a un periodo compreso tra l’VIII e il III secolo a.C. Situato su un alto costone sopra la destra idrografica del torrente Iavas (tributario del Crati), a m. 800 ca. a N-O del centro abitato di Rose, questo interessantissimo contesto archeologico è stato individuato nel novembre 2011 e subito sottoposto a indagini geognostiche a cura dell’INGV di Roma, unitamente a una sistematica campagna di ricognizione di superficie volta a definire estensione, caratteri e cronologie del giacimento archeologico (2012). La raccolta dei materiali ha restituito datazioni comprese tra la piena età del ferro e gli ultimi decenni del III secolo a.C., lasciando ipotizzare l’esistenza nel luogo di un’area sacra connessa al culto di una divinità femminile. In seguito a tali scoperte si è ritenuto di effettuare, nel biennio 2013-2014, due campagne di scavo archeologico, le quali hanno consentito di mettere parzialmente in luce e indagare complessità e diacronia dell’occupazione umana del luogo. Le ricerche sembrano infatti confermare che il sito fu insediato, apparentemente senza soluzione di continuità, tra il pieno VIII secolo a.C. (Enotri), l’età arcaica (fondazione e vita di Sibari), classica ed ellenistica (fondazione di Thurii e arrivo dei Brettii), fino alla definitiva conquista romana dopo la guerra annibalica.

Enotri, Greci e Brettii nella Valle del Crati: la scoperta del sito in località Area delle Fate a Rose (Cs)

TALIANO GRASSO, Armando;
2016-01-01

Abstract

In the area of Rose (CS), at Santicelli/Area delle Fate, recent investigations carried out by the Soprintendenza Archeologia della Calabria in collaboration with the Chair of Ancient Topography of the Università della Calabria (2011-2014), led to the discovery of a large site with evidence, even monumental, due to a period between the eighth and third centuries B.C. Located on a high ridge above the right bank of the Iavas river (tributary of the Crati), about 800 metres NW of the centre of Rose, this interesting archaeological context was discovered in November 2011 and immediately subjected to geophysical analysis by INGV at Rome, together with a systematic survey to define extension, characters and chronologies of the archaeological site (2012). The collection of materials returned dating between the full Iron Age and the last decades of the third century B.C., leading to the hypothesis of the existence of a sacred area connected to the worship of a female deity. Following these findings it was decided to carry out, in the 2013-2014 period, two archaeological excavation campaigns, which have allowed to put partly in light and investigate the complexity and chronologies of human occupation of the site. The research seems to confirm in fact that the site was established, apparently without interruption, between VIII century B.C.(Enotri), the Archaic period (foundation and life of Sybaris), Classical and Hellenistic age (foundation of Thurii and arrival of Brettians), until the final Roman conquest after the Second Punic war.
2016
Nel territorio di Rose (CS), in località Santicelli/Area delle Fate, le recenti indagini effettuate dalla Soprintendenza Archeologia della Calabria in collaborazione con l'insegnamento di Topografia Antica dell’Università della Calabria (2011-2014) hanno portato alla scoperta di una vasta area con testimonianze, anche monumentali, riconducibili a un periodo compreso tra l’VIII e il III secolo a.C. Situato su un alto costone sopra la destra idrografica del torrente Iavas (tributario del Crati), a m. 800 ca. a N-O del centro abitato di Rose, questo interessantissimo contesto archeologico è stato individuato nel novembre 2011 e subito sottoposto a indagini geognostiche a cura dell’INGV di Roma, unitamente a una sistematica campagna di ricognizione di superficie volta a definire estensione, caratteri e cronologie del giacimento archeologico (2012). La raccolta dei materiali ha restituito datazioni comprese tra la piena età del ferro e gli ultimi decenni del III secolo a.C., lasciando ipotizzare l’esistenza nel luogo di un’area sacra connessa al culto di una divinità femminile. In seguito a tali scoperte si è ritenuto di effettuare, nel biennio 2013-2014, due campagne di scavo archeologico, le quali hanno consentito di mettere parzialmente in luce e indagare complessità e diacronia dell’occupazione umana del luogo. Le ricerche sembrano infatti confermare che il sito fu insediato, apparentemente senza soluzione di continuità, tra il pieno VIII secolo a.C. (Enotri), l’età arcaica (fondazione e vita di Sibari), classica ed ellenistica (fondazione di Thurii e arrivo dei Brettii), fino alla definitiva conquista romana dopo la guerra annibalica.
Santuario indigeno; Cpolonizzazione greca; Enotri e Brettii
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/153363
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