Il saggio intende dimostrare che la filosofia di G. E. M. Anscombe, formatasi fra Oxford e Cambridge, costituisce un vero e proprio ponte fra la tradizione aristotelica insegnata a Oxford nella prima metà del Novecento e le teorie di L. Wittgenstein di cui la filosofa fu allieva a Cambridge. In particolare il saggio si concentra sulle interpretazioni che la Anscombe fornisce del concetto di sostanza in Aristotele e di quello di stato di fatto in Wittgenstein.

G. E. M. Anscombe interprete di Aristotele e Wittgenstein

Annabella D'Atri
2019-01-01

Abstract

Il saggio intende dimostrare che la filosofia di G. E. M. Anscombe, formatasi fra Oxford e Cambridge, costituisce un vero e proprio ponte fra la tradizione aristotelica insegnata a Oxford nella prima metà del Novecento e le teorie di L. Wittgenstein di cui la filosofa fu allieva a Cambridge. In particolare il saggio si concentra sulle interpretazioni che la Anscombe fornisce del concetto di sostanza in Aristotele e di quello di stato di fatto in Wittgenstein.
2019
9788840020808
Anscombe, sostanza, Aristotele, Wittgenstein
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/293674
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