Partendo da una idea di traduzione come atto che intenda ripercorrere l’itinerario genetico di un’opera, Insana si cimenta nella traduzione dei classici. Quando a metà anni 80 traduce Saffo, l’intento è restituire forza, inventiva e verità linguistica alla parola e al messaggio della poetessa greca; in questo senso si spinge fino alla spudoratezza e alla ricerca di un’espressività corporea e diretta, rivendicando una personale poetica e un’affinità fra poeti. Saffo per Insana deve essere sottratta all’idealizzazione che ne ha occultato la tensione al piacere femminile. Se è parca la ripetizione fonica della versione da Saffo, al contrario in un brano di traduzione da Lucrezio emerge una furia espressiva allitterante e assonante: si richiama così l’adattamento del traduttore alla patina stilistica e alla forza specifica dell’originale.
«La lotta per raggiungere la parola». Jolanda Insana traduttrice da Saffo al "De amore"
Giuseppe Lo Castro
2019-01-01
Abstract
Partendo da una idea di traduzione come atto che intenda ripercorrere l’itinerario genetico di un’opera, Insana si cimenta nella traduzione dei classici. Quando a metà anni 80 traduce Saffo, l’intento è restituire forza, inventiva e verità linguistica alla parola e al messaggio della poetessa greca; in questo senso si spinge fino alla spudoratezza e alla ricerca di un’espressività corporea e diretta, rivendicando una personale poetica e un’affinità fra poeti. Saffo per Insana deve essere sottratta all’idealizzazione che ne ha occultato la tensione al piacere femminile. Se è parca la ripetizione fonica della versione da Saffo, al contrario in un brano di traduzione da Lucrezio emerge una furia espressiva allitterante e assonante: si richiama così l’adattamento del traduttore alla patina stilistica e alla forza specifica dell’originale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.