Il Primo Capitolo si apre con una descrizione del processo innovativo che, partendo dalla fase di ricerca scientifica, si trasforma in innovazione, con un impatto diretto sui consumatori e sulla società. L’attenzione si concentra sulle caratteristiche delle singole fasi, sugli attori coinvolti e sugli output generati. Il focus a questo punto si sposta sull’opportunità per le imprese di attivare processi di trasferimento tecnologico che favoriscano la collaborazione con il sistema della ricerca per recuperare competitività, mediante lo sviluppo di innovazioni di successo. Il trasferimento tecnologico coinvolge, infatti, un sistema di attori eterogenei tra loro, richiede l’attivazione di processi e l’utilizzo di strumenti che consentono di conseguire un obiettivo comune, ossia l’introduzione sul mercato di prodotti e processi che creano valore per gli stakeholder. Il Secondo Capitolo, dunque, analizza nel dettaglio tutte le attività e i processi critici, connessi alla gestione delle tecnologie (scouting, assessment, valorizzazione, stesura progetti di innovazione), che le strutture preposte dovrebbero svolgere, per attivare efficaci ed efficienti modelli di trasferimento tecnologico e di valorizzazione della ricerca.un’analisi in chiave evolutiva di come i modelli di gestione del trasferimento tecnologico necessitino di un adeguamento ai contesti in cui si applicano, al fine di comprenderne i driver e le direttrici del cambiamento e di favorire il matching tra sistema della ricerca e sistema delle imprese. La seconda parte del volume si concentra sul percorso evolutivo dei modelli di gestione del trasferimento tecnologico, evidenziando come i cambiamenti esterni richiedono alle imprese, al sistema della ricerca e ai policy maker, l’applicazione di modelli di trasferimento tecnologico coerenti con i contesti in cui gli attori operano. A tal fine, l’attenzione si focalizza prevalentemente su due variabili critiche: da una parte, il locus, ossia l’ambito organizzativo che ospita le attività, e, dall’altra, i flussi di conoscenze/competenze, cioè le modalità di trasferimento di competenze e conoscenze tra i soggetti coinvolti nel processo. Si analizzano i modelli “tradizionali” di trasferimento tecnologico: technology push e demand pull (Terzo Capitolo) e i modelli di “frontiera” basati sulla collaborazione, la co-creazione e il co-sviluppo (Quarto Capitolo), evidenziando che, le imprese sono tanto più interessate ai processi di trasferimento tecnologico dal mondo accademico quanto più hanno la possibilità di intervenire a monte e in modo cogente nella definizione degli obiettivi della ricerca scientifica. Il Quinto Capitolo propone uno studio esplorativo del primo modello di cosviluppo, applicato in Italia da AREA Science Park di Trieste: il Proof of Concept Network (PoCN), basato sullo sviluppo congiunto di tecnologie tra imprese e ricerca, già nella fase “embrionale” del processo innovativo.

Il management del trasferimento tecnologico. Esperienze di frontiera: il PoCN di AREA Science Park

MARIACARMELA PASSARELLI
2017-01-01

Abstract

Il Primo Capitolo si apre con una descrizione del processo innovativo che, partendo dalla fase di ricerca scientifica, si trasforma in innovazione, con un impatto diretto sui consumatori e sulla società. L’attenzione si concentra sulle caratteristiche delle singole fasi, sugli attori coinvolti e sugli output generati. Il focus a questo punto si sposta sull’opportunità per le imprese di attivare processi di trasferimento tecnologico che favoriscano la collaborazione con il sistema della ricerca per recuperare competitività, mediante lo sviluppo di innovazioni di successo. Il trasferimento tecnologico coinvolge, infatti, un sistema di attori eterogenei tra loro, richiede l’attivazione di processi e l’utilizzo di strumenti che consentono di conseguire un obiettivo comune, ossia l’introduzione sul mercato di prodotti e processi che creano valore per gli stakeholder. Il Secondo Capitolo, dunque, analizza nel dettaglio tutte le attività e i processi critici, connessi alla gestione delle tecnologie (scouting, assessment, valorizzazione, stesura progetti di innovazione), che le strutture preposte dovrebbero svolgere, per attivare efficaci ed efficienti modelli di trasferimento tecnologico e di valorizzazione della ricerca.un’analisi in chiave evolutiva di come i modelli di gestione del trasferimento tecnologico necessitino di un adeguamento ai contesti in cui si applicano, al fine di comprenderne i driver e le direttrici del cambiamento e di favorire il matching tra sistema della ricerca e sistema delle imprese. La seconda parte del volume si concentra sul percorso evolutivo dei modelli di gestione del trasferimento tecnologico, evidenziando come i cambiamenti esterni richiedono alle imprese, al sistema della ricerca e ai policy maker, l’applicazione di modelli di trasferimento tecnologico coerenti con i contesti in cui gli attori operano. A tal fine, l’attenzione si focalizza prevalentemente su due variabili critiche: da una parte, il locus, ossia l’ambito organizzativo che ospita le attività, e, dall’altra, i flussi di conoscenze/competenze, cioè le modalità di trasferimento di competenze e conoscenze tra i soggetti coinvolti nel processo. Si analizzano i modelli “tradizionali” di trasferimento tecnologico: technology push e demand pull (Terzo Capitolo) e i modelli di “frontiera” basati sulla collaborazione, la co-creazione e il co-sviluppo (Quarto Capitolo), evidenziando che, le imprese sono tanto più interessate ai processi di trasferimento tecnologico dal mondo accademico quanto più hanno la possibilità di intervenire a monte e in modo cogente nella definizione degli obiettivi della ricerca scientifica. Il Quinto Capitolo propone uno studio esplorativo del primo modello di cosviluppo, applicato in Italia da AREA Science Park di Trieste: il Proof of Concept Network (PoCN), basato sullo sviluppo congiunto di tecnologie tra imprese e ricerca, già nella fase “embrionale” del processo innovativo.
2017
978-88-238-4537-4
proof of concept, trasferimento tecnologico, valorizzazione della ricerca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/297240
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