From Pirrone to Rorty, passing through Socrates, Carneade, Cicero, Giovanni di Salisbury, Guicciardini, Montaigne, Sorbière, Pascal, Bayle, Hume, Nietzsche, Russell, Rensi, Oakeshott and Popper: the volume offers for the first time a complete picture of history of political skepticism, represented by some of the most influential intellectual figures of Western thought but considered politically "uncomfortable" for their incessant criticism of ideologies, party dogmatisms, regulatory paradigms and means of persuasion other than those based on common sense , to prudence and moderation. The author demonstrates that what unites all political skeptics is a "style" that favors the essay over the treatise, the hypothesis over infallible certainty, pluralism over monism, conversational truth over the final solution. Although almost all have been pointed out by their contemporaries as infidels, reprobates, exiles and narrow-minded, their positions have proved essential not only for political theory in the proper sense, but also for the affirmation of "other" ideas of freedom, tolerance and civil coexistence.

Da Pirrone a Rorty, passando per Socrate, Carneade, Cicerone, Giovanni di Salisbury, Guicciardini, Montaigne, Sorbière, Pascal, Bayle, Hume, Nietzsche, Russell, Rensi, Oakeshott e Popper: il volume offre per la prima volta un quadro completo della storia dello scetticismo politico, rappresentato da alcune delle figure intellettuali più influenti del pensiero occidentale ma ritenute politicamente “scomode” per la loro incessante critica alle ideologie, ai dogmatismi dei partiti, ai paradigmi normativi e ai mezzi di persuasione diversi da quelli improntati al buon senso, alla prudenza e alla moderazione. L’autore dimostra che a unire tutti gli scettici politici è uno “stile” che privilegia il saggio al trattato, l’ipotesi alla certezza infallibile, il pluralismo al monismo, la verità conversazionale alla soluzione finale. Benché quasi tutti siano stati additati dai loro contemporanei come infedeli, reprobi, esiliati e gretti, le loro posizioni si sono rivelate essenziali non solo per la teoria politica in senso proprio, ma anche per l’affermazione di idee “altre” di libertà, tolleranza e convivenza civile.

Lo scetticismo politico. Storia di una dottrina dagli antichi ai giorni nostri

Spartaco Pupo
2020-01-01

Abstract

From Pirrone to Rorty, passing through Socrates, Carneade, Cicero, Giovanni di Salisbury, Guicciardini, Montaigne, Sorbière, Pascal, Bayle, Hume, Nietzsche, Russell, Rensi, Oakeshott and Popper: the volume offers for the first time a complete picture of history of political skepticism, represented by some of the most influential intellectual figures of Western thought but considered politically "uncomfortable" for their incessant criticism of ideologies, party dogmatisms, regulatory paradigms and means of persuasion other than those based on common sense , to prudence and moderation. The author demonstrates that what unites all political skeptics is a "style" that favors the essay over the treatise, the hypothesis over infallible certainty, pluralism over monism, conversational truth over the final solution. Although almost all have been pointed out by their contemporaries as infidels, reprobates, exiles and narrow-minded, their positions have proved essential not only for political theory in the proper sense, but also for the affirmation of "other" ideas of freedom, tolerance and civil coexistence.
2020
9788857573489
Da Pirrone a Rorty, passando per Socrate, Carneade, Cicerone, Giovanni di Salisbury, Guicciardini, Montaigne, Sorbière, Pascal, Bayle, Hume, Nietzsche, Russell, Rensi, Oakeshott e Popper: il volume offre per la prima volta un quadro completo della storia dello scetticismo politico, rappresentato da alcune delle figure intellettuali più influenti del pensiero occidentale ma ritenute politicamente “scomode” per la loro incessante critica alle ideologie, ai dogmatismi dei partiti, ai paradigmi normativi e ai mezzi di persuasione diversi da quelli improntati al buon senso, alla prudenza e alla moderazione. L’autore dimostra che a unire tutti gli scettici politici è uno “stile” che privilegia il saggio al trattato, l’ipotesi alla certezza infallibile, il pluralismo al monismo, la verità conversazionale alla soluzione finale. Benché quasi tutti siano stati additati dai loro contemporanei come infedeli, reprobi, esiliati e gretti, le loro posizioni si sono rivelate essenziali non solo per la teoria politica in senso proprio, ma anche per l’affermazione di idee “altre” di libertà, tolleranza e convivenza civile.
Political scepticism, tolerance, prudence, moderation, pluralism, political theory, Pirrone, Socrates, Carneade, Cicero, Giovanni di Salisbury, Guicciardini, Montaigne, Sorbière, Pascal, Bayle, Hume, Nietzsche, Russell, Rensi, Oakeshott, Popper, Rorty.
Scetticismo politico, tolleranza, prudenza, moderazione, pluralismo, teoria politica, Pirrone, Socrate, Carneade, Cicerone, Giovanni di Salisbury, Guicciardini, Montaigne, Sorbière, Pascal, Bayle, Hume, Nietzsche, Russell, Rensi, Oakeshott , Popper, Rorty.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/308733
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