L’obiettivo del presente lavoro è la descrizione dello stato dell’arte circa i rapporti che nel turismo intercorrono fra formazione universitaria e mercato del lavoro. L’argomento trattato rappresenta per certi versi una novità. Infatti, è la prima volta che si analizza in modo specifico e circoscritto il percorso occupazionale di coloro che hanno conseguito un titolo di studio in ambito turistico presso un Ateneo calabrese, ed è anche la prima volta che si tiene sotto osservazione la situazione lavorativa dei primi soggetti che hanno acquisito i nuovi tipi di laurea introdotti dalla recente riforma del sistema universitario italiano (e da questo punto di vista la novità dovrebbe essere assoluta). Essendo una novità, non si è potuto disporre a monte di un insieme specifico di conoscenze teoriche e metodologiche che aiutasse l’elaborazione di un modello di analisi in grado di ricomprendere tutte le problematiche che direttamente ed indirettamente entrano nel discorso. L’argomento lo abbiamo trattato come fino ad oggi si è abitualmente fatto nella maggioranza delle ricerche che si sono occupate di occupazione/disoccupazione intellettuale in Italia, ed avvalendoci solo della facoltà di scegliere e selezionare liberamente il livello di analisi e le variabili su cui discutere. Poiché non rientrava fra i nostri obiettivi, abbiamo volutamente evitato riferimenti e correlazioni con le scelte economiche, sociali e politiche, attuate in materia di turismo, se pure tutto ciò riveste un ruolo determinante nella comprensione delle dinamiche che regolano il rapporto fra domanda ed offerta di lavoro laureata. Abbiamo, anche, evitato il più possibile, di inserire nel modello di analisi le varie problematiche che riguardano specificamente il mercato del lavoro in Calabria, poiché avrebbero appesantito la discussione e la avrebbero portata su piani diversi da quelli che interessano nel presente lavoro, e che magari potranno essere affrontate in modo adeguato in altra occasione. Comunque sia, occorre ribadire con risolutezza che in questa sede si è parlato di turismo e di cose prevalentemente calabresi. Infatti, si è discusso di individui prevalentemente calabresi, in possesso dei più alti titoli di formazione universitaria sul turismo, che si pongono l’obiettivo di come capitalizzare al meglio gli sforzi fatti negli studi, e di come, più che legittimamente, giungere ad una occupazione prestigiosa e gratificante e ad un posto di lavoro ubicato possibilmente, in barba a tutti quelli che vorrebbero chi lavora nel turismo disponibile a viaggiare in lungo ed in largo per il mondo, vicino ai propri luoghi di origine.

Turismo, formazione universitaria e mercato del lavoro in Calabria:tra locale e globale, tra vecchie e nuove opportunità e prospettive

ROMITA, Tullio
2005-01-01

Abstract

L’obiettivo del presente lavoro è la descrizione dello stato dell’arte circa i rapporti che nel turismo intercorrono fra formazione universitaria e mercato del lavoro. L’argomento trattato rappresenta per certi versi una novità. Infatti, è la prima volta che si analizza in modo specifico e circoscritto il percorso occupazionale di coloro che hanno conseguito un titolo di studio in ambito turistico presso un Ateneo calabrese, ed è anche la prima volta che si tiene sotto osservazione la situazione lavorativa dei primi soggetti che hanno acquisito i nuovi tipi di laurea introdotti dalla recente riforma del sistema universitario italiano (e da questo punto di vista la novità dovrebbe essere assoluta). Essendo una novità, non si è potuto disporre a monte di un insieme specifico di conoscenze teoriche e metodologiche che aiutasse l’elaborazione di un modello di analisi in grado di ricomprendere tutte le problematiche che direttamente ed indirettamente entrano nel discorso. L’argomento lo abbiamo trattato come fino ad oggi si è abitualmente fatto nella maggioranza delle ricerche che si sono occupate di occupazione/disoccupazione intellettuale in Italia, ed avvalendoci solo della facoltà di scegliere e selezionare liberamente il livello di analisi e le variabili su cui discutere. Poiché non rientrava fra i nostri obiettivi, abbiamo volutamente evitato riferimenti e correlazioni con le scelte economiche, sociali e politiche, attuate in materia di turismo, se pure tutto ciò riveste un ruolo determinante nella comprensione delle dinamiche che regolano il rapporto fra domanda ed offerta di lavoro laureata. Abbiamo, anche, evitato il più possibile, di inserire nel modello di analisi le varie problematiche che riguardano specificamente il mercato del lavoro in Calabria, poiché avrebbero appesantito la discussione e la avrebbero portata su piani diversi da quelli che interessano nel presente lavoro, e che magari potranno essere affrontate in modo adeguato in altra occasione. Comunque sia, occorre ribadire con risolutezza che in questa sede si è parlato di turismo e di cose prevalentemente calabresi. Infatti, si è discusso di individui prevalentemente calabresi, in possesso dei più alti titoli di formazione universitaria sul turismo, che si pongono l’obiettivo di come capitalizzare al meglio gli sforzi fatti negli studi, e di come, più che legittimamente, giungere ad una occupazione prestigiosa e gratificante e ad un posto di lavoro ubicato possibilmente, in barba a tutti quelli che vorrebbero chi lavora nel turismo disponibile a viaggiare in lungo ed in largo per il mondo, vicino ai propri luoghi di origine.
2005
formazione superiore; mercato del lavoro; sviluppo turistico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/151090
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