Lo studio si propone di indagare le condizioni socio-ambientali di vita degli anziani in un regione del Mezzogiorno d'Italia. La chiave di lettura è centrata sull'analisi di una triplice dimensione della disuguaglianza: una disuguaglianza di qualità, una di genere e una territoriale. E al territorio, contenitore tutt'altro che neutrale, luogo fiico, storico e istituzionale, si riconducono molte determinanti delle disuguaglianze individuate. Sono presentati i risultati dell'analisi del contesto socio-territoriale oggetto di studio. Le trasformazioni demografiche in atto nella Regione Calabria sono pressoché in linea con quanto sta avvenendo a livello italiano.Vi sono, tuttavia alcune specificità che è opportuno segnalare. La popolazione residente diminuisce del 2.8% nel decennio 1991-2001. Il dato trova spiegazione nella costante riduzione del tasso di natalità e nel fenomeno migratorio che, pur riducendosi considerevolmente già a partire dagli anni’80, continua ad interessare la Regione, mentre il tasso di mortalità non subisce rilevanti variazioni. A partire dagli anni ’90 si rileva una accelerazione in aumento del fenomeno di invecchiamento della popolazione tanto che l’indice di vecchiaia è superiore a quello medio meridionale, in coerenza col tasso di natalità più contenuto. Nella provincia di Cosenza il fenomeno è più accentuato, anche se esistono forti disparità a livello territoriale. della ricerca qualitativa, realizzata attraverso interviste in tre aree della Regione Calabria che presentano caratteristiche socio-economiche differenti. Si è deciso di scegliere un’area metropolitana, una periferica/intermedia e infine una rurale/montana al fine di rilevare le specificità di ciascuna tipologia di area e le caratteristiche e le esigenze degli anziani in relazione alle loro zone di residenza.
Profilo territoriale e caratteristiche socio-anagrafiche degli anziani calabri
SIVINI, SILVIA;
2005-01-01
Abstract
Lo studio si propone di indagare le condizioni socio-ambientali di vita degli anziani in un regione del Mezzogiorno d'Italia. La chiave di lettura è centrata sull'analisi di una triplice dimensione della disuguaglianza: una disuguaglianza di qualità, una di genere e una territoriale. E al territorio, contenitore tutt'altro che neutrale, luogo fiico, storico e istituzionale, si riconducono molte determinanti delle disuguaglianze individuate. Sono presentati i risultati dell'analisi del contesto socio-territoriale oggetto di studio. Le trasformazioni demografiche in atto nella Regione Calabria sono pressoché in linea con quanto sta avvenendo a livello italiano.Vi sono, tuttavia alcune specificità che è opportuno segnalare. La popolazione residente diminuisce del 2.8% nel decennio 1991-2001. Il dato trova spiegazione nella costante riduzione del tasso di natalità e nel fenomeno migratorio che, pur riducendosi considerevolmente già a partire dagli anni’80, continua ad interessare la Regione, mentre il tasso di mortalità non subisce rilevanti variazioni. A partire dagli anni ’90 si rileva una accelerazione in aumento del fenomeno di invecchiamento della popolazione tanto che l’indice di vecchiaia è superiore a quello medio meridionale, in coerenza col tasso di natalità più contenuto. Nella provincia di Cosenza il fenomeno è più accentuato, anche se esistono forti disparità a livello territoriale. della ricerca qualitativa, realizzata attraverso interviste in tre aree della Regione Calabria che presentano caratteristiche socio-economiche differenti. Si è deciso di scegliere un’area metropolitana, una periferica/intermedia e infine una rurale/montana al fine di rilevare le specificità di ciascuna tipologia di area e le caratteristiche e le esigenze degli anziani in relazione alle loro zone di residenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.