Il capitolo analizza e discute i risultati di una ricerca empirica svolta sul tema della costruzione della memoria della Shoah tra i giovani a partire da un'analisi della loro partecipazione alle manifestazioni che il mondo scolastico e istituzionale organizza in occasione del Giorno della Memoria (fissato in Italia e in altri Paesi europei nella data del 27 gennaio). La ricerca, svolta nell'ambito del progetto COFIN 2006 dal titolo "Gli italiani e l'Europa: sociologia di una difficile trasnazionalità", coordinato da Gianfranco Bettin, è stata svolta tra studenti e insegnanti di scuole medie superiori delle città di Milano, Roma e Cosenza che hanno partecipato ad iniziative collegate al Giorno della Memoria. La metodologia utilizzata è di tipo qualitativo, basata su interviste in profondità, focus groups e osservazioni partecipanti. I risultati della ricerca evidenziano 5 punti centrali: 1) come vi sia tra i giovani una "memoria debole" della Shoah che si può far risalire all'immagine, molto presente tra i giovani, della Shoah come "male assoluto", la quale conduce verso una sua normalizzazione e banalizzazione, verso una "memoria letterale" della stessa; 2) la problematicità del rapporto tra memoria e scelte morali; 3) la questione della fine dei testimoni e l'esigenza della formazione di "nuovi testimoni" capaci di farsi portatori di un messaggio universalistico di pace e solidarietà; 4)la necessità di mettere a punto nuovi strumenti didattici per "insegnare la Shoah"; 5) la percezione di un carattere decisamente nazionale della celebrazione del Giorno della Memoria e il fatto che la Shoah viene difficilmente intesa come possibile nucleo di una memoria condivisa europea.

I giovani, la Shoah e il Giorno della Memoria

GRANDE, Teresa
2009-01-01

Abstract

Il capitolo analizza e discute i risultati di una ricerca empirica svolta sul tema della costruzione della memoria della Shoah tra i giovani a partire da un'analisi della loro partecipazione alle manifestazioni che il mondo scolastico e istituzionale organizza in occasione del Giorno della Memoria (fissato in Italia e in altri Paesi europei nella data del 27 gennaio). La ricerca, svolta nell'ambito del progetto COFIN 2006 dal titolo "Gli italiani e l'Europa: sociologia di una difficile trasnazionalità", coordinato da Gianfranco Bettin, è stata svolta tra studenti e insegnanti di scuole medie superiori delle città di Milano, Roma e Cosenza che hanno partecipato ad iniziative collegate al Giorno della Memoria. La metodologia utilizzata è di tipo qualitativo, basata su interviste in profondità, focus groups e osservazioni partecipanti. I risultati della ricerca evidenziano 5 punti centrali: 1) come vi sia tra i giovani una "memoria debole" della Shoah che si può far risalire all'immagine, molto presente tra i giovani, della Shoah come "male assoluto", la quale conduce verso una sua normalizzazione e banalizzazione, verso una "memoria letterale" della stessa; 2) la problematicità del rapporto tra memoria e scelte morali; 3) la questione della fine dei testimoni e l'esigenza della formazione di "nuovi testimoni" capaci di farsi portatori di un messaggio universalistico di pace e solidarietà; 4)la necessità di mettere a punto nuovi strumenti didattici per "insegnare la Shoah"; 5) la percezione di un carattere decisamente nazionale della celebrazione del Giorno della Memoria e il fatto che la Shoah viene difficilmente intesa come possibile nucleo di una memoria condivisa europea.
2009
978-88-498-2614-2
Processi culturali; Studi sull'Europa; Sociologia della memoria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/151243
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