L'esplicita compromissione degli artisti e delle loro ricerche con il contesto ideologico, culturale, sociale e politico caratterizza profondamente gli anni settanta. Opere e azioni escono dai tradizionali confini dell'arte proprio per avvicinarsi al mondo della vita reale, affrontando in molti casi esplicitamente le questioni in quel momento più rilevanti, dalla lotta politica al vivo dibattito sui temi civili e sociali, secondo un'idea di creatività al servizio della società. Quegli anni, così vivaci e significativi, vengono indagati in questo volume - edito per la Biblioteca d'arte contemporanea di Silvana Editoriale -- con un taglio critico centrato proprio sulla dialettica tra arte e impegno sociale, etico e ideologico, attraverso una serie di interventi di studiosi chiamati a ricostruire gli eventi e a confrontarsi con quelle specifiche tematiche. In un contesto tanto ricco di episodi di grande interesse, i saggi si soffermano su alcuni aspetti salienti e particolarmente indicativi dello stretto rapporto che si stabilisce tra arte e vita; in essi vengono affrontati alcuni dei temi all'epoca emergenti, insieme a una seria riflessione sul quel periodo. Nelle ricostruzioni e letture storico-critiche qui raccolte tali aspetti sono restituiti attraverso le opere, le ricerche e il pensiero espresso dai diretti protagonisti. Intorno al '68: al servizio del capitale o della rivoluzione? La Triennale occupata e altre considerazioni sul design in Italia tra anni sessanta e settanta di Leonardo Passarelli, attraverso la lettura di alcune fonti dell’epoca, pone l’accento sul difficile ruolo che il design italiano, negli anni immediatamente successivi al boom economico, si trovò a svolgere, a cavallo tra l’universo industriale e quello della cultura artistica e architettonica. Messo in discussione dalle contestazioni del ’68, proprio per la sua contiguità con i processi produttivi del capitalismo occidentale, in molti casi esso riuscì con alcuni esponenti di primo piano della progettazione industriale, che in quegli anni iniziavano a farsi conoscere, e con consolidati maestri a interpretare in maniera originale e spesso critica la “contestazione”, continuando a dialogare sul piano internazionale anche con il mondo dell’arte.
Intorno al '68. Al servizio del capitale o della rivoluzione? La Triennale occupata e altre considerazioni sul design in Italia tra anni sessanta e settanta
PASSARELLI, Leonardo
2009-01-01
Abstract
L'esplicita compromissione degli artisti e delle loro ricerche con il contesto ideologico, culturale, sociale e politico caratterizza profondamente gli anni settanta. Opere e azioni escono dai tradizionali confini dell'arte proprio per avvicinarsi al mondo della vita reale, affrontando in molti casi esplicitamente le questioni in quel momento più rilevanti, dalla lotta politica al vivo dibattito sui temi civili e sociali, secondo un'idea di creatività al servizio della società. Quegli anni, così vivaci e significativi, vengono indagati in questo volume - edito per la Biblioteca d'arte contemporanea di Silvana Editoriale -- con un taglio critico centrato proprio sulla dialettica tra arte e impegno sociale, etico e ideologico, attraverso una serie di interventi di studiosi chiamati a ricostruire gli eventi e a confrontarsi con quelle specifiche tematiche. In un contesto tanto ricco di episodi di grande interesse, i saggi si soffermano su alcuni aspetti salienti e particolarmente indicativi dello stretto rapporto che si stabilisce tra arte e vita; in essi vengono affrontati alcuni dei temi all'epoca emergenti, insieme a una seria riflessione sul quel periodo. Nelle ricostruzioni e letture storico-critiche qui raccolte tali aspetti sono restituiti attraverso le opere, le ricerche e il pensiero espresso dai diretti protagonisti. Intorno al '68: al servizio del capitale o della rivoluzione? La Triennale occupata e altre considerazioni sul design in Italia tra anni sessanta e settanta di Leonardo Passarelli, attraverso la lettura di alcune fonti dell’epoca, pone l’accento sul difficile ruolo che il design italiano, negli anni immediatamente successivi al boom economico, si trovò a svolgere, a cavallo tra l’universo industriale e quello della cultura artistica e architettonica. Messo in discussione dalle contestazioni del ’68, proprio per la sua contiguità con i processi produttivi del capitalismo occidentale, in molti casi esso riuscì con alcuni esponenti di primo piano della progettazione industriale, che in quegli anni iniziavano a farsi conoscere, e con consolidati maestri a interpretare in maniera originale e spesso critica la “contestazione”, continuando a dialogare sul piano internazionale anche con il mondo dell’arte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.