La valutazione del rischio idraulico diventa particolarmente delicata quando gli eventi alluvionali sono generati da piene impulsive, come accade nei bacini di modeste dimensioni. Inoltre, spesso, all’impulsività dell’evento si assomma una congerie di fenomeni locali che possono ulteriormente aggravare localmente gli effetti della piena. Si pensi alle rotte arginali, alle erosioni, ai depositi, alle frane delle sponde dei corsi d’acqua, alla mobilitazione di accumuli di detriti, alla formazione di colate, all’asportazione e trasporto della vegetazione, alle occlusioni di sezioni ristrette dei corsi d’acqua (tipicamente dei ponti), alle rapide disostruzioni e così via. Nel presente lavoro si riportano alcune notizie salienti dal punto di vista idraulico su alcuni eventi storici che hanno interessato la Calabria, con riguardo ai tempi di evoluzione e al verificarsi di fenomeni particolari. Per mettere ulteriormente in luce questi due aspetti, si farà poi ricorso a due simulazioni numeriche. La prima simulazione ricostruisce l’alluvione di Crotone occorsa il 14 ottobre 1996 e mostra l’evoluzione temporale dell’area allagata e l’andamento temporale dei livelli idrici in alcuni punti della città. La seconda simulazione considera un ipotetico corso d’acqua interessato da una piena e mostra la differenza nell’evoluzione dei tiranti a seconda che si verifichi o meno un’ostruzione temporanea in una sezione ristretta e una successiva e rapida disostruzione.

Tempi di evoluzione di eventi alluvionali rapidi

COSTABILE, Pierfranco;COSTANZO, Carmelina;MACCHIONE, Francesco
2007-01-01

Abstract

La valutazione del rischio idraulico diventa particolarmente delicata quando gli eventi alluvionali sono generati da piene impulsive, come accade nei bacini di modeste dimensioni. Inoltre, spesso, all’impulsività dell’evento si assomma una congerie di fenomeni locali che possono ulteriormente aggravare localmente gli effetti della piena. Si pensi alle rotte arginali, alle erosioni, ai depositi, alle frane delle sponde dei corsi d’acqua, alla mobilitazione di accumuli di detriti, alla formazione di colate, all’asportazione e trasporto della vegetazione, alle occlusioni di sezioni ristrette dei corsi d’acqua (tipicamente dei ponti), alle rapide disostruzioni e così via. Nel presente lavoro si riportano alcune notizie salienti dal punto di vista idraulico su alcuni eventi storici che hanno interessato la Calabria, con riguardo ai tempi di evoluzione e al verificarsi di fenomeni particolari. Per mettere ulteriormente in luce questi due aspetti, si farà poi ricorso a due simulazioni numeriche. La prima simulazione ricostruisce l’alluvione di Crotone occorsa il 14 ottobre 1996 e mostra l’evoluzione temporale dell’area allagata e l’andamento temporale dei livelli idrici in alcuni punti della città. La seconda simulazione considera un ipotetico corso d’acqua interessato da una piena e mostra la differenza nell’evoluzione dei tiranti a seconda che si verifichi o meno un’ostruzione temporanea in una sezione ristretta e una successiva e rapida disostruzione.
2007
88-6093-021-9
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