Nei processi di crescita dei sistemi locali l’aspetto della regolazione risulta un elemento centrale in quanto è connesso con la costruzione di istituzioni in grado di sostenere e regolare un cambiamento continuo. Le èlites politico-istituzionali sono chiamate a recepire le nuove istanze, ad assorbire le diverse richieste del sistema sociale nella definizione delle politiche, a confrontarsi con nuove forme di organizzazione, a conquistare e mantenere la supremazia attraverso la produzione di forme di regolazione del mutamento che vengono riconosciute come legittime. La progettazione integrata si inserisce in questo percorso in quanto propone azioni intersettoriali, coerenti e collegate tra loro, che convergono verso un comune obiettivo di sviluppo del territorio e coinvolgono i diversi attori protagonisti di un territorio. L’affermazione di nuove prassi acquisisce maggiore importanza in quei luoghi nei quali sono prevalse per lungo tempo logiche di appropriazione e di distribuzione particolaristica delle risorse, frammentazione dei poteri, campanilismi e dinamiche conflittuali tra gli enti tradizionalmente incaricati dello sviluppo socio-economico del territorio. In questi sistemi locali debolmente istituzionalizzati e caratterizzati da una bassa propensione all’interazione ed alla cooperazione tra gli attori locali appare importante l’attuazione di strategie “inclusive”, cioè orientate a coinvolgere nelle decisioni i diversi portatori di interesse presenti sul territorio. L’analisi dei percorsi di governance attuati in due Progetti Integrati Territoriali calabresi ha cercato di evidenziare il modo in cui i diversi soggetti sono riusciti a costruire reti di relazioni e ad individuare azioni in grado di produrre sinergie utili alla crescita dell’area individuata. L’intento è stato quello di verificare la capacità delle èlites locali di recepire le opportunità offerte da questi strumenti, attuare percorsi innovativi orientati ad affermare nuove forme di agire politico e delineare nuove architetture istituzionali. In altri termini si è cercato, attraverso lo studio dei due casi, di individuare gli aspetti di mutamento e di persistenza che hanno caratterizzato l’agire politico-istituzionale, a livello locale, nell’attuazione della progettazione integrata

Progettazione integrata e manipolazione istituzionale

MIRABELLI, Maria
2009-01-01

Abstract

Nei processi di crescita dei sistemi locali l’aspetto della regolazione risulta un elemento centrale in quanto è connesso con la costruzione di istituzioni in grado di sostenere e regolare un cambiamento continuo. Le èlites politico-istituzionali sono chiamate a recepire le nuove istanze, ad assorbire le diverse richieste del sistema sociale nella definizione delle politiche, a confrontarsi con nuove forme di organizzazione, a conquistare e mantenere la supremazia attraverso la produzione di forme di regolazione del mutamento che vengono riconosciute come legittime. La progettazione integrata si inserisce in questo percorso in quanto propone azioni intersettoriali, coerenti e collegate tra loro, che convergono verso un comune obiettivo di sviluppo del territorio e coinvolgono i diversi attori protagonisti di un territorio. L’affermazione di nuove prassi acquisisce maggiore importanza in quei luoghi nei quali sono prevalse per lungo tempo logiche di appropriazione e di distribuzione particolaristica delle risorse, frammentazione dei poteri, campanilismi e dinamiche conflittuali tra gli enti tradizionalmente incaricati dello sviluppo socio-economico del territorio. In questi sistemi locali debolmente istituzionalizzati e caratterizzati da una bassa propensione all’interazione ed alla cooperazione tra gli attori locali appare importante l’attuazione di strategie “inclusive”, cioè orientate a coinvolgere nelle decisioni i diversi portatori di interesse presenti sul territorio. L’analisi dei percorsi di governance attuati in due Progetti Integrati Territoriali calabresi ha cercato di evidenziare il modo in cui i diversi soggetti sono riusciti a costruire reti di relazioni e ad individuare azioni in grado di produrre sinergie utili alla crescita dell’area individuata. L’intento è stato quello di verificare la capacità delle èlites locali di recepire le opportunità offerte da questi strumenti, attuare percorsi innovativi orientati ad affermare nuove forme di agire politico e delineare nuove architetture istituzionali. In altri termini si è cercato, attraverso lo studio dei due casi, di individuare gli aspetti di mutamento e di persistenza che hanno caratterizzato l’agire politico-istituzionale, a livello locale, nell’attuazione della progettazione integrata
2009
9788843050253
Elites; Politiche; Reti; Istituzioni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/152057
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