Viene qui introdotta al pubblico italiano l'edizione italiana di "Conservatism: Dream and Reality" di R. Nisbet, che individua le basi filosofiche e dottrinarie del conservatorismo, a lungo considerato come mera inclinazione caratteriale che spinge a rifuggire dal cambiamento e dall’innovazione a ogni costo, e lo eleva al rango di una delle tre più importanti ideologie della storia occidentale, essendo le altre due il liberalismo e il socialismo. Nato in contrapposizione alla Rivoluzione francese, che si è resa responsabile della confisca delle autorità e delle lealtà tradizionali al fine di legittimare uno Stato onnipotente e provvidenziale, il conservatorismo, per Nisbet, si è imposto come corpus organico di idee morali, economiche, sociali e culturali in cui si sono identificate generazioni di intellettuali e uomini politici tra i più influenti e carismatici degli ultimi due secoli, come Burke, Bonald, Maistre,Tocqueville, Coleridge, Disraeli, Hegel, Kirk, Spengler, Voegelin, Savigny, Churchill, Eliot e Oakeshott. Nella sua analisi penetrante, scritta nel solco di Burke e Tocqueville, che considera come i suoi maestri, Nisbet pone in risalto le principali proposizioni dei conservatori contro il radicalismo, l’egalitarismo, il progressismo, il relativismo, il razionalismo, l’individualismo e lo statalismo.
Introduzione
PUPO, Spartaco
2012-01-01
Abstract
Viene qui introdotta al pubblico italiano l'edizione italiana di "Conservatism: Dream and Reality" di R. Nisbet, che individua le basi filosofiche e dottrinarie del conservatorismo, a lungo considerato come mera inclinazione caratteriale che spinge a rifuggire dal cambiamento e dall’innovazione a ogni costo, e lo eleva al rango di una delle tre più importanti ideologie della storia occidentale, essendo le altre due il liberalismo e il socialismo. Nato in contrapposizione alla Rivoluzione francese, che si è resa responsabile della confisca delle autorità e delle lealtà tradizionali al fine di legittimare uno Stato onnipotente e provvidenziale, il conservatorismo, per Nisbet, si è imposto come corpus organico di idee morali, economiche, sociali e culturali in cui si sono identificate generazioni di intellettuali e uomini politici tra i più influenti e carismatici degli ultimi due secoli, come Burke, Bonald, Maistre,Tocqueville, Coleridge, Disraeli, Hegel, Kirk, Spengler, Voegelin, Savigny, Churchill, Eliot e Oakeshott. Nella sua analisi penetrante, scritta nel solco di Burke e Tocqueville, che considera come i suoi maestri, Nisbet pone in risalto le principali proposizioni dei conservatori contro il radicalismo, l’egalitarismo, il progressismo, il relativismo, il razionalismo, l’individualismo e lo statalismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.