Il saggio si propone di analizzare gli ordinamenti costituzionali da un punto di vista della loro dinamica cioè collocandoli nel solco di una storia che prima di essere costituzionale è anche politica. La base di partenza è che, nella dimensione temporale della successione di ordinamenti giuridici, esiste un dosaggio tra elementi di continuità ed elementi di discontinuità è in genere presente in tutti i grandi svolgimenti storici anche in quelli che si autodefiniscono rivoluzionari. Il diritto quale scienza pratica si concentra sull’utilità che le sue determinazioni devono avere. Tra queste una delle principali, se non la principale, è quella che comunemente viene definita certezza. quale prevedibilità delle conseguenze giuridiche. Il lavoro vuole così focalizzarsi su quelle fasi storiche di transizione costituzionale, di passaggio tra ordinamenti costituzionali, fasi costituenti nelle quali possono sovrapporsi elementi di rottura ed elementi di continuità che possono incrinare la certezza del diritto nella sua accezione di prevedibilità. D’altro canto il potere costituente non è un potere riconducibile al mondo del diritto, bensì appartiene essenzialmente alla sfera materiale. Tale potere, proprio perché costituente, ha in sé i connotati dell’assolutezza e dell’illimitatezza e non può essere ricompreso nell’ambito delle categorie giuridiche che individuano i poteri costituiti. Ed allorquando - per effetto di vicende storico-politiche si affievolisce la legittimazione delle autorità politiche già costituite - da un lato si affievolisce la capacità del diritto prodotto dalle stesse di conformare efficacemente la realtà sottostante, dall’altro, siccome gli ordinamenti giuridici tendono a colmare rapidamente i vuoti di potere, cominciano ad emergere nuovi soggetti che esercitano quote di potere politico e che tenderanno progressivamente a acquisire – con un passaggio dal fatto al diritto guidato dal potere costituente – quella legittimazione che inizialmente manca e che consente di trasformarsi da soggetti esercitanti un mero potere a nuove autorità costituite.
Continuità e rottura tra ordinamenti costituzionali. Il potere costituente e la certezza del diritto
ALBINO, Luca
2017-01-01
Abstract
Il saggio si propone di analizzare gli ordinamenti costituzionali da un punto di vista della loro dinamica cioè collocandoli nel solco di una storia che prima di essere costituzionale è anche politica. La base di partenza è che, nella dimensione temporale della successione di ordinamenti giuridici, esiste un dosaggio tra elementi di continuità ed elementi di discontinuità è in genere presente in tutti i grandi svolgimenti storici anche in quelli che si autodefiniscono rivoluzionari. Il diritto quale scienza pratica si concentra sull’utilità che le sue determinazioni devono avere. Tra queste una delle principali, se non la principale, è quella che comunemente viene definita certezza. quale prevedibilità delle conseguenze giuridiche. Il lavoro vuole così focalizzarsi su quelle fasi storiche di transizione costituzionale, di passaggio tra ordinamenti costituzionali, fasi costituenti nelle quali possono sovrapporsi elementi di rottura ed elementi di continuità che possono incrinare la certezza del diritto nella sua accezione di prevedibilità. D’altro canto il potere costituente non è un potere riconducibile al mondo del diritto, bensì appartiene essenzialmente alla sfera materiale. Tale potere, proprio perché costituente, ha in sé i connotati dell’assolutezza e dell’illimitatezza e non può essere ricompreso nell’ambito delle categorie giuridiche che individuano i poteri costituiti. Ed allorquando - per effetto di vicende storico-politiche si affievolisce la legittimazione delle autorità politiche già costituite - da un lato si affievolisce la capacità del diritto prodotto dalle stesse di conformare efficacemente la realtà sottostante, dall’altro, siccome gli ordinamenti giuridici tendono a colmare rapidamente i vuoti di potere, cominciano ad emergere nuovi soggetti che esercitano quote di potere politico e che tenderanno progressivamente a acquisire – con un passaggio dal fatto al diritto guidato dal potere costituente – quella legittimazione che inizialmente manca e che consente di trasformarsi da soggetti esercitanti un mero potere a nuove autorità costituite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.