L’apparente semplicità con cui si svolge la comunicazione verbale spesso non rivela i complessi processi che ne stanno alla base. Una delle principali caratteristiche della lingua parlata è l’immediatezza che contraddistingue sia la produzione che la ricezione. La comprensione e l’interpretazione di qualsiasi atto linguistico non occupano che pochi millesimi di secondo, eppure i meccanismi che in essi vengono coinvolti sono vari e non ancora del tutto conosciuti. Obiettivo del presente lavoro è valutare e misurare l’importanza del contesto nella percezione di una produzione linguistica. All’interno della percezione sono presenti sia teorie non mediate, che attribuiscono al ricevente un ruolo passivo e il semplice compito di decodifica del segnale, sia teorie mediate, che presuppongono un ruolo attivo da parte dell’ascoltatore con un continuo confronto tra le caratteristiche possedute dal segnale in arrivo e le informazioni e conoscenze depositate nella propria memoria. Una articolazione caratterizzata dalla mancanza o dall’alterazione di determinati tratti o solo da una forte coarticolazione con processi di riduzione, cancellazione, neutralizzazione, centralizzazione e deaccentamento, presuppone che l’ascoltatore sopperisca a tali mancanze, decifrando e ricostruendo il messaggio. In questo percorso il ricevente attinge informazioni oltre che dai correlati acustici del segnale, soprattutto dal contesto lessicale, sintattico e semantico, dalle conoscenze condivise, dalle esperienze linguistiche personali e da tutto ciò che riterrà utile per giungere alla migliore e più attendibile decodificazione del messaggio.
Il contesto, l'intelligibilità, il rapporto segnale-rumore
ROMITO, Luciano
2005-01-01
Abstract
L’apparente semplicità con cui si svolge la comunicazione verbale spesso non rivela i complessi processi che ne stanno alla base. Una delle principali caratteristiche della lingua parlata è l’immediatezza che contraddistingue sia la produzione che la ricezione. La comprensione e l’interpretazione di qualsiasi atto linguistico non occupano che pochi millesimi di secondo, eppure i meccanismi che in essi vengono coinvolti sono vari e non ancora del tutto conosciuti. Obiettivo del presente lavoro è valutare e misurare l’importanza del contesto nella percezione di una produzione linguistica. All’interno della percezione sono presenti sia teorie non mediate, che attribuiscono al ricevente un ruolo passivo e il semplice compito di decodifica del segnale, sia teorie mediate, che presuppongono un ruolo attivo da parte dell’ascoltatore con un continuo confronto tra le caratteristiche possedute dal segnale in arrivo e le informazioni e conoscenze depositate nella propria memoria. Una articolazione caratterizzata dalla mancanza o dall’alterazione di determinati tratti o solo da una forte coarticolazione con processi di riduzione, cancellazione, neutralizzazione, centralizzazione e deaccentamento, presuppone che l’ascoltatore sopperisca a tali mancanze, decifrando e ricostruendo il messaggio. In questo percorso il ricevente attinge informazioni oltre che dai correlati acustici del segnale, soprattutto dal contesto lessicale, sintattico e semantico, dalle conoscenze condivise, dalle esperienze linguistiche personali e da tutto ciò che riterrà utile per giungere alla migliore e più attendibile decodificazione del messaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.