La melanconia nel tardo Settecento necessita di un elemento iconografico per esprimersi pienamente. Il malinconico ha bisogno di uno spazio teatrale e di uno spettatore per dar voce alla propria malattia che in assenza di questi elementi non viene neppure identificata. Utilizzando i romanzi “Lebensläufe nach aufsteigender Linie” di Theodor Gottlieb von Hippel e “Wilhelmine Arend” di Johann Kar Wezel viene messo in luce il forte elemento patologico e iconografico della malattia che risulta essere l’unico canale di comunicazione nei personaggi melanconici letterari.
Die Teatralität des melancholischen Körpers im Roman der Spätaufklärung
LA MANNA, FEDERICA
2010-01-01
Abstract
La melanconia nel tardo Settecento necessita di un elemento iconografico per esprimersi pienamente. Il malinconico ha bisogno di uno spazio teatrale e di uno spettatore per dar voce alla propria malattia che in assenza di questi elementi non viene neppure identificata. Utilizzando i romanzi “Lebensläufe nach aufsteigender Linie” di Theodor Gottlieb von Hippel e “Wilhelmine Arend” di Johann Kar Wezel viene messo in luce il forte elemento patologico e iconografico della malattia che risulta essere l’unico canale di comunicazione nei personaggi melanconici letterari.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.