L’intento generale di questo libro è quello di comprendere e di rendere visibili le specificità del lavoro nei call center, una realtà che vede coinvolti milioni di lavoratori a livello mondiale. La maggior parte degli autori dei saggi qui compresi ha lavorato o continua a lavorare nelle cosiddette “fabbriche della chiamata”, presenti in Calabria, nel Mezzogiorno d’Italia. Questa partecipazione al lavoro, questo sguardo ravvicinato, è anche ciò che ha permesso di fotografare una realtà lavorativa dove le condizioni di lavoro sono per lo più l’opposto di ciò che viene propagandato dai soloni della gestione delle risorse umane – come arricchimento del lavoro, autonomia e tante altre “virtù”. Il lavoro come travail, come ponos, svilimento delle abilità umane, alienazione sistemica, risalta, invece, a più riprese in queste pagine; dove, l’universo dei call center viene assunto come luogo d’osservazione privilegiato per guardare alle trasformazioni della produzione capitalistica su scala globale, la sconfitta del movimento operaio, il dileguarsi delle organizzazioni sindacali, l’incremento di flessibilità e precarietà, l’atrofia del conflitto tra capitale e lavoro a vantaggio della partecipazione coatta di cui l’universo dei call center è emblema.
Introduzione
DELLA CORTE, Elisabetta
2013-01-01
Abstract
L’intento generale di questo libro è quello di comprendere e di rendere visibili le specificità del lavoro nei call center, una realtà che vede coinvolti milioni di lavoratori a livello mondiale. La maggior parte degli autori dei saggi qui compresi ha lavorato o continua a lavorare nelle cosiddette “fabbriche della chiamata”, presenti in Calabria, nel Mezzogiorno d’Italia. Questa partecipazione al lavoro, questo sguardo ravvicinato, è anche ciò che ha permesso di fotografare una realtà lavorativa dove le condizioni di lavoro sono per lo più l’opposto di ciò che viene propagandato dai soloni della gestione delle risorse umane – come arricchimento del lavoro, autonomia e tante altre “virtù”. Il lavoro come travail, come ponos, svilimento delle abilità umane, alienazione sistemica, risalta, invece, a più riprese in queste pagine; dove, l’universo dei call center viene assunto come luogo d’osservazione privilegiato per guardare alle trasformazioni della produzione capitalistica su scala globale, la sconfitta del movimento operaio, il dileguarsi delle organizzazioni sindacali, l’incremento di flessibilità e precarietà, l’atrofia del conflitto tra capitale e lavoro a vantaggio della partecipazione coatta di cui l’universo dei call center è emblema.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.