Riferendosi a pratiche di ospitalità assai diverse tra loro per tempi, luoghi e soggetti in questione, la voce cerca, all’interno di sistemi in trasformazione, alcuni punti fissi. Dall’indagine emerge come l’ospitalità possa essere considerata una relazione che si stabilisce attraverso un particolare operatore simbolico:il dono.Colui che riceve parla con l’invitato il linguaggio esigente del dono. L’ospite ospitante assume su di sé il rischio di effettuare una prestazione gratuita senza garanzia di restituzione, il rischio di dare senza contropartita. Anche l’ospite ospitato, accettando l’invito, entra in un difficile gioco di ruoli. L’ospitalità può essere considerata un incontro in cui i protagonisti non hanno lo stesso statuto: uno riceve, l’altro è ricevuto. Lo spazio sociale dell’ospitalità, infatti, non è uno spazio neutro come quello del mercato, ma è sempre lo spazio di qualcuno: la casa dell’amico o la società di accoglienza. La relazione ospitale crea limiti e frontiere e obbliga a ridefinire un dentro e un fuori, un noi comunitario rispetto allo straniero sconosciuto. Accanto all’ospitalità-dono, la voce rileva un’altra forma di ospitalità sempre più diffusa: l’ospitalità a pagamento(il turismo), ovvero l’ospitalità-mercato che è diventata sempre di più un florido business su scala planetaria.
Ospitalità
FALCIONI, Daniela
2006-01-01
Abstract
Riferendosi a pratiche di ospitalità assai diverse tra loro per tempi, luoghi e soggetti in questione, la voce cerca, all’interno di sistemi in trasformazione, alcuni punti fissi. Dall’indagine emerge come l’ospitalità possa essere considerata una relazione che si stabilisce attraverso un particolare operatore simbolico:il dono.Colui che riceve parla con l’invitato il linguaggio esigente del dono. L’ospite ospitante assume su di sé il rischio di effettuare una prestazione gratuita senza garanzia di restituzione, il rischio di dare senza contropartita. Anche l’ospite ospitato, accettando l’invito, entra in un difficile gioco di ruoli. L’ospitalità può essere considerata un incontro in cui i protagonisti non hanno lo stesso statuto: uno riceve, l’altro è ricevuto. Lo spazio sociale dell’ospitalità, infatti, non è uno spazio neutro come quello del mercato, ma è sempre lo spazio di qualcuno: la casa dell’amico o la società di accoglienza. La relazione ospitale crea limiti e frontiere e obbliga a ridefinire un dentro e un fuori, un noi comunitario rispetto allo straniero sconosciuto. Accanto all’ospitalità-dono, la voce rileva un’altra forma di ospitalità sempre più diffusa: l’ospitalità a pagamento(il turismo), ovvero l’ospitalità-mercato che è diventata sempre di più un florido business su scala planetaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.