Nel paper sono contenuti i principali risultati di un percorso di ricerca-azione, volto a produrre un rinnovamento nell’accoglienza dei minori calabresi allontanati dalle famiglie. Una precedente ricerca sulla condizione di bambini e ragazzi presenti nei servizi residenziali ha consentito di individuare alcuni nodi dell’accoglienza e di descrivere una realtà in cui il rispetto dei diritti del minore ad essere educato nell’ambito della propria famiglia e, quando questo non sia possibile, ad essere affidato ad un’altra famiglia o ad una comunità di tipo familiare e, ancora, quando si evidenzi una situazione di abbandono, ad essere dichiarato in stato di adottabilità e poi mandato in adozione (L.184/1983), non sono sempre esigibili. Nella realtà, per il minore allontanato si configura una condizione di accoglienza in cui prevale la dimensione custodialistica. Sopravvivono, quindi, pratiche istituzionalizzanti che favoriscono la costruzione di eterotopie urbane, nel senso di servizi che accolgono e separano dal resto della città. Con l’obiettivo di mettere in discussione l’intero processo dell’accoglienza e interessando i diversi soggetti coinvolti, sono stati organizzati dei laboratori di ricerca-azione, che hanno consentito di raggiungere due obiettivi. Da un punto di vista conoscitivo, di delineare: le debolezze strutturali che in Calabria caratterizzano qualsiasi intervento di politica sociale (innanzitutto l’inconsistenza degli stanziamenti economici, l’inadeguatezza numerica e, in alcuni casi, formativa del personale operante nei servizi pubblici); le fratture esistenti nel mondo dei servizi sociali territoriali e tra le diverse appartenenze istituzionali e organizzative; lo scarso livello di comunicazione tra operatori appartenenti a organizzazioni differenti e l’ostilità, spesso riscontrata, tra le figure apicali; il conflitto tra professionalità diverse e le difficoltà del lavoro in équipe. Da un punto di vista dell’intervento, il lavoro sul territorio, la disponibilità di alcuni responsabili e operatori, l’individuazione secondo una procedura partecipata dei temi sui quali organizzare momenti di riflessione-formazione, hanno permesso: di mettere in discussione pratiche consolidate di intervento sulle famiglie dei minori e sugli stessi bambini e ragazzi allontanati; di ricercare soluzioni personalizzate rispetto a storie di minori accolti da un periodo superiore ai due anni nei servizi e per i quali il rientro in famiglia presenta difficoltà di fatto non superabili; di avviare, in alcune realtà, percorsi di attivazione degli stessi minori accolti che si avvicinano al compimento della maggiore età; di valorizzare le risorse relazionali residuali dei minori e delle loro famiglie per tentare la costruzione di reti di accoglienza.

Eterotopie minori nello spazio urbano. Un percorso di ricerca-azione per restituire centralità a bambini e ragazzi allontanati.

LICURSI, Sabina;Marcello G.
2011-01-01

Abstract

Nel paper sono contenuti i principali risultati di un percorso di ricerca-azione, volto a produrre un rinnovamento nell’accoglienza dei minori calabresi allontanati dalle famiglie. Una precedente ricerca sulla condizione di bambini e ragazzi presenti nei servizi residenziali ha consentito di individuare alcuni nodi dell’accoglienza e di descrivere una realtà in cui il rispetto dei diritti del minore ad essere educato nell’ambito della propria famiglia e, quando questo non sia possibile, ad essere affidato ad un’altra famiglia o ad una comunità di tipo familiare e, ancora, quando si evidenzi una situazione di abbandono, ad essere dichiarato in stato di adottabilità e poi mandato in adozione (L.184/1983), non sono sempre esigibili. Nella realtà, per il minore allontanato si configura una condizione di accoglienza in cui prevale la dimensione custodialistica. Sopravvivono, quindi, pratiche istituzionalizzanti che favoriscono la costruzione di eterotopie urbane, nel senso di servizi che accolgono e separano dal resto della città. Con l’obiettivo di mettere in discussione l’intero processo dell’accoglienza e interessando i diversi soggetti coinvolti, sono stati organizzati dei laboratori di ricerca-azione, che hanno consentito di raggiungere due obiettivi. Da un punto di vista conoscitivo, di delineare: le debolezze strutturali che in Calabria caratterizzano qualsiasi intervento di politica sociale (innanzitutto l’inconsistenza degli stanziamenti economici, l’inadeguatezza numerica e, in alcuni casi, formativa del personale operante nei servizi pubblici); le fratture esistenti nel mondo dei servizi sociali territoriali e tra le diverse appartenenze istituzionali e organizzative; lo scarso livello di comunicazione tra operatori appartenenti a organizzazioni differenti e l’ostilità, spesso riscontrata, tra le figure apicali; il conflitto tra professionalità diverse e le difficoltà del lavoro in équipe. Da un punto di vista dell’intervento, il lavoro sul territorio, la disponibilità di alcuni responsabili e operatori, l’individuazione secondo una procedura partecipata dei temi sui quali organizzare momenti di riflessione-formazione, hanno permesso: di mettere in discussione pratiche consolidate di intervento sulle famiglie dei minori e sugli stessi bambini e ragazzi allontanati; di ricercare soluzioni personalizzate rispetto a storie di minori accolti da un periodo superiore ai due anni nei servizi e per i quali il rientro in famiglia presenta difficoltà di fatto non superabili; di avviare, in alcune realtà, percorsi di attivazione degli stessi minori accolti che si avvicinano al compimento della maggiore età; di valorizzare le risorse relazionali residuali dei minori e delle loro famiglie per tentare la costruzione di reti di accoglienza.
2011
infanzia; servizi residenziali per minori; welfare
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/164735
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact