Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia (SdI) evidenziano la necessità di un’analisi profonda e continua dei contenuti e metodi da proporre, in sezione, per avviare un consapevole e significativo apprendimento della Matematica. L’immaginario infantile è una componente rilevante della personalità del bambino e può diventare un contenitore a cui attingere nel momento in cui le funzioni intellettive ed affettive devono operare in sinergia. La fiaba come espressione dell’immaginario rappresenta uno strumento linguistico, cognitivo e psicologico molto importante (Propp,1966); in particolare, per l’educazione matematica costituisce uno strumento privilegiato perché conduce i bambini ad assimilare idee generali sui concetti logici, preparandoli ad una formazione di una mentalità atta a rivedere, successivamente, la matematica ad un modo di fare, di pensare e agire. La fiaba, infatti, possiede una potenzialità di costruzionismo matematico di grande misura; intuizioni in questo senso sono in Gianni Rodari e in altri (Caldelli,1980; D’Amore,1980; De Flora,1982), la consapevolezza cioè che per la sua struttura sequenziale ogni narrazione avanza nessi temporali e matematici. Nella suddetta cornice si inquadra il presente contributo che espone, in breve, le linee operative del progetto di ricerca-azione (R.-A) Percorsi logici-matematici nella scuola dell’Infanzia: ti racconto una fiaba realizzato dal CIRD (Centro Interdipartimentale di Ricerca Didattica) dell’Università della Calabria, nell’anno scolastico 2010/11, per la formazione continua degli insegnanti.
"Fare matematica" nella scuola dell'Infanzia: il racconto di una fiaba
SERPE, Annarosa
2013-01-01
Abstract
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia (SdI) evidenziano la necessità di un’analisi profonda e continua dei contenuti e metodi da proporre, in sezione, per avviare un consapevole e significativo apprendimento della Matematica. L’immaginario infantile è una componente rilevante della personalità del bambino e può diventare un contenitore a cui attingere nel momento in cui le funzioni intellettive ed affettive devono operare in sinergia. La fiaba come espressione dell’immaginario rappresenta uno strumento linguistico, cognitivo e psicologico molto importante (Propp,1966); in particolare, per l’educazione matematica costituisce uno strumento privilegiato perché conduce i bambini ad assimilare idee generali sui concetti logici, preparandoli ad una formazione di una mentalità atta a rivedere, successivamente, la matematica ad un modo di fare, di pensare e agire. La fiaba, infatti, possiede una potenzialità di costruzionismo matematico di grande misura; intuizioni in questo senso sono in Gianni Rodari e in altri (Caldelli,1980; D’Amore,1980; De Flora,1982), la consapevolezza cioè che per la sua struttura sequenziale ogni narrazione avanza nessi temporali e matematici. Nella suddetta cornice si inquadra il presente contributo che espone, in breve, le linee operative del progetto di ricerca-azione (R.-A) Percorsi logici-matematici nella scuola dell’Infanzia: ti racconto una fiaba realizzato dal CIRD (Centro Interdipartimentale di Ricerca Didattica) dell’Università della Calabria, nell’anno scolastico 2010/11, per la formazione continua degli insegnanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.