La peculiarità della scuola valdostana tra Otto e Novecento: l’istruzione come bene di comunità

Il saggio ricostruisce le vicende storiche delle scuole di villaggio (écoles de hameau) della Valle d’Aosta come processo precoce di lotta all’analfabetismo e di diffusione capillare dell’insegnamento pubblico, accessibile e garantito, concreta e silenziosa anticipazione, nei fatti, dell’ideale di istruzione pubblica gratuita che le rivoluzioni democratiche sanciranno poi nelle loro carte costituzionali e realizzeranno progressivamente nel processo di costruzione degli stati moderni. Sono analizzate le linee di conflitto fra i poteri pubblici e le comunità locali, lo scontro ideologico e politico fra le forze di ispirazione laica e liberale ed il blocco clericale dominante, la problematica identitaria di difesa della cultura locale francofona e la progressiva presa di coscienza collettiva del ruolo professionale della classe insegnante. Gli sviluppi più recenti del XX° secolo sono infine esaminati mettendo in risalto le profonde intuizioni della ‘Carta di Chivasso’, insieme alcuni dei pregi e dei limiti della regionalizzazione del settore scolastico operata del dopoguerra.