Narrativity and structure in Liszt’s Réminiscences de Boccanegra The first part of the article is devoted to the history of the genre “opera paraphrase” as it appears in the contemporary theoretical literature and in particular in Czerny’s treatises. The analysis of Réminiscences de Boccanegra is done in three stages: 1) the finding out of the thematic material chosen by Liszt from the Verdian score; 2) the analytical survey of Liszt’s arrangement of the chosen material; 3) the general form of the “new” piece and its narrative content. The analytical method follows the principles of Schenkerian theory.

Il lavoro si inserisce nel filone delle “historically consistent analytical research”, secondo la definizione data da Ruth Tatlow nel 2008. Dal punto di vista metodologico l’analisi di Réminiscences de Boccanegra di Liszt è stata infatti realizzata utilizzando alcune osservazioni teoriche di Carl Czerny, relativamente all’improvvisazione di una fantasia su temi operistici, e le metodologie analitiche di Heinrich Schenker. Parallelamente gli studi di Axel Schmitt e Mathew Walton, pubblicati rispettivamente nel 2004 e nel 2012, hanno suggerito di dividere l’indagine analitica in tre fasi. Nella prima fase vengono individuati i materiali tematici originali, tratti dall’opera di Verdi. Nella seconda fase lo studio sull’ordinamento e l’adattamento di tali materiali consente di chiarire il nuovo percorso narrativo voluto da Liszt. Nella terza fase sono infine descritte le strategie compositive usate dal compositore ungherese nonché le particolarità e le finalità della sua scrittura virtuosistica. Mentre Verdi colloca il personaggio principale della sua narrazione in un contesto sociale e affettivo complesso e la sua parabola esistenziale si conclude per mano del suo nemico, Listz trasforma tale narrazione con l’obiettivo di rappresentare il percorso umano dell’uomo Boccanegra. Nonostante l’offuscamento delle cadenze presente in diverse occasioni e l’impossibilità di definire un livello profondo di tipo tradizionale, l’articolazione in quattro parti basate su andamenti e tonalità diverse evidenzia una struttura complessiva funzionale sia alla realizzazione di una forma coesa sia al mantenimento delle caratteristiche tipiche dello stile improvvisatorio di una fantasia. In tal senso il movimento cromatico ascendente verso il Si di batt. 242 tende a mettere in evidenza il punto di arrivo del nuovo progetto narrativo, il punto dove il ritorno del Tema del Doge e l’indicazione “f grandioso” celebrano Boccanegra come vero e proprio eroe romantico.

Narrazione e struttura in Réminiscences de Boccanegra di Franz Liszt

POZZI, Egidio
2014-01-01

Abstract

Narrativity and structure in Liszt’s Réminiscences de Boccanegra The first part of the article is devoted to the history of the genre “opera paraphrase” as it appears in the contemporary theoretical literature and in particular in Czerny’s treatises. The analysis of Réminiscences de Boccanegra is done in three stages: 1) the finding out of the thematic material chosen by Liszt from the Verdian score; 2) the analytical survey of Liszt’s arrangement of the chosen material; 3) the general form of the “new” piece and its narrative content. The analytical method follows the principles of Schenkerian theory.
2014
978-88-7665-650-7
Il lavoro si inserisce nel filone delle “historically consistent analytical research”, secondo la definizione data da Ruth Tatlow nel 2008. Dal punto di vista metodologico l’analisi di Réminiscences de Boccanegra di Liszt è stata infatti realizzata utilizzando alcune osservazioni teoriche di Carl Czerny, relativamente all’improvvisazione di una fantasia su temi operistici, e le metodologie analitiche di Heinrich Schenker. Parallelamente gli studi di Axel Schmitt e Mathew Walton, pubblicati rispettivamente nel 2004 e nel 2012, hanno suggerito di dividere l’indagine analitica in tre fasi. Nella prima fase vengono individuati i materiali tematici originali, tratti dall’opera di Verdi. Nella seconda fase lo studio sull’ordinamento e l’adattamento di tali materiali consente di chiarire il nuovo percorso narrativo voluto da Liszt. Nella terza fase sono infine descritte le strategie compositive usate dal compositore ungherese nonché le particolarità e le finalità della sua scrittura virtuosistica. Mentre Verdi colloca il personaggio principale della sua narrazione in un contesto sociale e affettivo complesso e la sua parabola esistenziale si conclude per mano del suo nemico, Listz trasforma tale narrazione con l’obiettivo di rappresentare il percorso umano dell’uomo Boccanegra. Nonostante l’offuscamento delle cadenze presente in diverse occasioni e l’impossibilità di definire un livello profondo di tipo tradizionale, l’articolazione in quattro parti basate su andamenti e tonalità diverse evidenzia una struttura complessiva funzionale sia alla realizzazione di una forma coesa sia al mantenimento delle caratteristiche tipiche dello stile improvvisatorio di una fantasia. In tal senso il movimento cromatico ascendente verso il Si di batt. 242 tende a mettere in evidenza il punto di arrivo del nuovo progetto narrativo, il punto dove il ritorno del Tema del Doge e l’indicazione “f grandioso” celebrano Boccanegra come vero e proprio eroe romantico.
Czerny; Liszt; Verdi; opera paraphrase; Schenker
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/165906
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