Il saggio parte dall’esame della originale forma di governo regional-provinciale della Valle d’Aosta e percorre i temi salienti della sua specialità ordinamentale: il relazionamento internazionale, la regionalizzazione politica e sindacale, il pubblico impiego, la tutela giuridica delle minoranze linguistiche. Vegnono trattati di seguito i profili evolutivi recenti del quadro generale delle competenze , dell’ordinamento finanziario e delle politiche regionali. Dopo una disamina della giurisprudenza costituzionale riguardante la Regione, sono affrontati alcuni nodi di stretta attualità riguardo alla democrazia diretta e partecipativa, all’attività della commissione paritetica per l’elaborazione delle norme di attuazione e all’’impatto della riforma costituzionale in itinere, con una panoramica relativa ai tentativi di revisione dello Statuto speciale. Lo scritto si conclude con alcune letture ‘eterodosse’ dell’autonomia speciale riguardo ai limiti della sua concezione storica e al rischio di concepire la specialità come gabbia e con alcune riflessioni sulle particolari tensioni e torsioni che subisce il sistema autonomistico per effetto della diffusa pratica di pericolose retoriche dimensionali.
Statica e dinamica nell’ordinamento di una micro-regione
LOUVIN, Roberto
2016-01-01
Abstract
Il saggio parte dall’esame della originale forma di governo regional-provinciale della Valle d’Aosta e percorre i temi salienti della sua specialità ordinamentale: il relazionamento internazionale, la regionalizzazione politica e sindacale, il pubblico impiego, la tutela giuridica delle minoranze linguistiche. Vegnono trattati di seguito i profili evolutivi recenti del quadro generale delle competenze , dell’ordinamento finanziario e delle politiche regionali. Dopo una disamina della giurisprudenza costituzionale riguardante la Regione, sono affrontati alcuni nodi di stretta attualità riguardo alla democrazia diretta e partecipativa, all’attività della commissione paritetica per l’elaborazione delle norme di attuazione e all’’impatto della riforma costituzionale in itinere, con una panoramica relativa ai tentativi di revisione dello Statuto speciale. Lo scritto si conclude con alcune letture ‘eterodosse’ dell’autonomia speciale riguardo ai limiti della sua concezione storica e al rischio di concepire la specialità come gabbia e con alcune riflessioni sulle particolari tensioni e torsioni che subisce il sistema autonomistico per effetto della diffusa pratica di pericolose retoriche dimensionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.