This paper draws on a series of reflections by Karl Jaspers on William James’s work, relating to the description and analysis of some psychopathological experiences, such as changes in perception and states of hallucination present both in common mental illnesses, and in many mystical experiences. The hermeneutic hypothesis of this essay concerns the comparison between the period Jaspersian thought, that could be defined "phenomenological" - the first decade of the last century -, and James’s The Varieties of Religious Experience, of which a peculiar hue is considered, its characterization so to speak "phenomenological".

Il presente saggio trae spunto da una serie di riflessioni di Karl Jaspers sull’opera di William James, relative alla descrizione e all’analisi di alcune esperienze psicopatologiche, come le alterazioni della percezione e gli stati di allucinazione presenti sia nelle comuni patologie psichiche, sia in molte esperienze di tipo mistico. L’ipotesi ermeneutica del presente saggio riguarda il confronto tra il periodo del pensiero jaspersiano, che si può definire “fenomenologico” (gli anni dieci del secolo scorso) e lo James di The Varieties of Religious Experience, di cui è considerata una peculiare tonalità, la sua caratterizzazione per così dire “fenomenologica”.

Fenomenologia e patografia in Jaspers e in James. Note per un confronto

COLONNELLO, Pio
2015-01-01

Abstract

This paper draws on a series of reflections by Karl Jaspers on William James’s work, relating to the description and analysis of some psychopathological experiences, such as changes in perception and states of hallucination present both in common mental illnesses, and in many mystical experiences. The hermeneutic hypothesis of this essay concerns the comparison between the period Jaspersian thought, that could be defined "phenomenological" - the first decade of the last century -, and James’s The Varieties of Religious Experience, of which a peculiar hue is considered, its characterization so to speak "phenomenological".
2015
9788857531786
Il presente saggio trae spunto da una serie di riflessioni di Karl Jaspers sull’opera di William James, relative alla descrizione e all’analisi di alcune esperienze psicopatologiche, come le alterazioni della percezione e gli stati di allucinazione presenti sia nelle comuni patologie psichiche, sia in molte esperienze di tipo mistico. L’ipotesi ermeneutica del presente saggio riguarda il confronto tra il periodo del pensiero jaspersiano, che si può definire “fenomenologico” (gli anni dieci del secolo scorso) e lo James di The Varieties of Religious Experience, di cui è considerata una peculiare tonalità, la sua caratterizzazione per così dire “fenomenologica”.
Fenomenologia; Weltanschauungen; Relazioni mente-corpo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/165953
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