A partire dalla fine della rivoluzione culturale è iniziato in Cina un processo di ricostruzione dell’ordinamento giuridico, dopo il suo azzeramento, alimentato dalle politiche di apertura del Paese e dall’ adesione all’Organizzazione mondiale del commercio. L’evoluzione in atto, in netta discontinuità con il precedente assetto, è particolarmente rapida ed è favorita dal forte sviluppo economico degli ultimi anni. Per la parte concernente il diritto amministrativo, l’evoluzione riguarda il rapporto Stato-società-cittadini, che rappresenta il cuore della scienza del diritto amministrativo. Sono state introdotte forme di giuridicizzazione dell’attività amministrativa e degli atti della pubblica amministrazione, iniziano a porsi problematiche tipiche dell’organizzazione amministrativa, e a delinearsi forme di tutela, sia pure embrionali. Tutto ciò suggerisce che il diritto amministrativo è alla vigilia di una grande espansione e che le nuove generazioni di scienziati del diritto amministrativo cinese sono chiamate a confrontarsi sul primato delle regole giuridiche e sull’idea della limitazione del potere, toccando così inevitabilmente i nervi scoperti di quell’ordinamento. È evidente l’esigenza di gradualità e sono necessari tempi lungi di assestamento; del resto anche in Europa l’evoluzione del rapporto tra Stato-società-cittadini è stato il frutto di alcuni secoli di progressivo assestamento. Pur con tutta la cautela imposta dal complessivo assetto istituzionale e dalla netta cesura esistente tra piano formale e piano della effettività dell’ordinamento, Il lavoro dà conto di questa evoluzione recente nella quale si intravede l’emergere di un diritto amministrativo in Cina, nella convinzione che risulterebbe poco utile uno studio dell’ordinamento cinese che si limitasse a misurare la distanza che lo separa dagli ordinamenti occidentali. Ciò non semplicemente perché i profili giuridici non possono che riflettere la specificità delle situazioni di ciascun paese, essendo arbitrario pensare che siano semplicemente trasferibili da un ordinamento ad un altro, ma soprattutto perché una simile prospettiva farebbe perdere di vista che si è di fronte ad un processo storico dai tempi inevitabilmente lunghi, i cui esiti non sono scontati, né peraltro prevedibili, sul piano giuridico e ancor più su quello politico-sociale.
L'EMERSIONE DI UN DIRITTO AMMINISTRATIVO NELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE
PAPPANO, DANILO
2011-01-01
Abstract
A partire dalla fine della rivoluzione culturale è iniziato in Cina un processo di ricostruzione dell’ordinamento giuridico, dopo il suo azzeramento, alimentato dalle politiche di apertura del Paese e dall’ adesione all’Organizzazione mondiale del commercio. L’evoluzione in atto, in netta discontinuità con il precedente assetto, è particolarmente rapida ed è favorita dal forte sviluppo economico degli ultimi anni. Per la parte concernente il diritto amministrativo, l’evoluzione riguarda il rapporto Stato-società-cittadini, che rappresenta il cuore della scienza del diritto amministrativo. Sono state introdotte forme di giuridicizzazione dell’attività amministrativa e degli atti della pubblica amministrazione, iniziano a porsi problematiche tipiche dell’organizzazione amministrativa, e a delinearsi forme di tutela, sia pure embrionali. Tutto ciò suggerisce che il diritto amministrativo è alla vigilia di una grande espansione e che le nuove generazioni di scienziati del diritto amministrativo cinese sono chiamate a confrontarsi sul primato delle regole giuridiche e sull’idea della limitazione del potere, toccando così inevitabilmente i nervi scoperti di quell’ordinamento. È evidente l’esigenza di gradualità e sono necessari tempi lungi di assestamento; del resto anche in Europa l’evoluzione del rapporto tra Stato-società-cittadini è stato il frutto di alcuni secoli di progressivo assestamento. Pur con tutta la cautela imposta dal complessivo assetto istituzionale e dalla netta cesura esistente tra piano formale e piano della effettività dell’ordinamento, Il lavoro dà conto di questa evoluzione recente nella quale si intravede l’emergere di un diritto amministrativo in Cina, nella convinzione che risulterebbe poco utile uno studio dell’ordinamento cinese che si limitasse a misurare la distanza che lo separa dagli ordinamenti occidentali. Ciò non semplicemente perché i profili giuridici non possono che riflettere la specificità delle situazioni di ciascun paese, essendo arbitrario pensare che siano semplicemente trasferibili da un ordinamento ad un altro, ma soprattutto perché una simile prospettiva farebbe perdere di vista che si è di fronte ad un processo storico dai tempi inevitabilmente lunghi, i cui esiti non sono scontati, né peraltro prevedibili, sul piano giuridico e ancor più su quello politico-sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.