SOMMARIO: – 1. L’ambiente: ampiezza del concetto vs. funzione ‘critica’ del bene giuridico. – 2. Segue. Verso il ridimensionamento in chiave penalistica dell’idea polisemica di ambiente. – 3. Segue. L’antropocentrismo come visione più adeguata al principio di ultima ratio. – 4. Le tecniche di tipizzazione prevenzionistica paradigmatiche dell’attuale volto del diritto penale dell’ambiente. Il pericolo astratto e i suoi aspetti critici. – 5. Segue. La tutela delle funzioni come beni in sé o come beni strumentali. Osservazioni critiche. – 6. Segue. Le specifiche tipologie di incriminazione proprie del diritto ambientale. – 6.1 Assenza di autorizzazione. – 6.2 Violazione di obblighi di comunicazione. – 6.3 Violazione di prescrizioni impartite dalla p.a. – 6.4 Superamento delle soglie di punibilità. – 7. Concezione realistica del reato vs. tecniche prevenzionistiche. – 8. Segue. L’apparente contraddizione tra il principio di legalità e l’accertamento dell’offesa nei reati di pericolo astratto. – 9. Segue. L’accertamento dell’offesa nei reati di pericolo astratto come interpretazione additiva, adeguatrice alla Costituzione, ‘ragionevole’ e favorevole. – 10. Segue. Orientamenti contraddittori nella giurisprudenza ordinaria. – 11. Il modello d’incriminazione con tipicità ‘a duplice parametro’. – 12. Segue. La possibile inversione dell’onere della prova del pericolo: rilievi critici. – 13. L’accertamento del pericolo concreto attraverso la presunzione semplice. – 14. Qualche riflessione conclusiva in prospettiva di riforma.
L'ambiente 'penalizzato'. Evoluzione e prospettive dell'antagonismo tra esigenze preventive e principio di offensività
CATERINI, Mario
2013-01-01
Abstract
SOMMARIO: – 1. L’ambiente: ampiezza del concetto vs. funzione ‘critica’ del bene giuridico. – 2. Segue. Verso il ridimensionamento in chiave penalistica dell’idea polisemica di ambiente. – 3. Segue. L’antropocentrismo come visione più adeguata al principio di ultima ratio. – 4. Le tecniche di tipizzazione prevenzionistica paradigmatiche dell’attuale volto del diritto penale dell’ambiente. Il pericolo astratto e i suoi aspetti critici. – 5. Segue. La tutela delle funzioni come beni in sé o come beni strumentali. Osservazioni critiche. – 6. Segue. Le specifiche tipologie di incriminazione proprie del diritto ambientale. – 6.1 Assenza di autorizzazione. – 6.2 Violazione di obblighi di comunicazione. – 6.3 Violazione di prescrizioni impartite dalla p.a. – 6.4 Superamento delle soglie di punibilità. – 7. Concezione realistica del reato vs. tecniche prevenzionistiche. – 8. Segue. L’apparente contraddizione tra il principio di legalità e l’accertamento dell’offesa nei reati di pericolo astratto. – 9. Segue. L’accertamento dell’offesa nei reati di pericolo astratto come interpretazione additiva, adeguatrice alla Costituzione, ‘ragionevole’ e favorevole. – 10. Segue. Orientamenti contraddittori nella giurisprudenza ordinaria. – 11. Il modello d’incriminazione con tipicità ‘a duplice parametro’. – 12. Segue. La possibile inversione dell’onere della prova del pericolo: rilievi critici. – 13. L’accertamento del pericolo concreto attraverso la presunzione semplice. – 14. Qualche riflessione conclusiva in prospettiva di riforma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.