L’analisi sperimentale che proponiamo ha per oggetto le persone che hanno deciso di intraprendere un viaggio, breve o lungo che sia nello spazio e nel tempo, e non quello delle motivazioni che spingono le persone a viaggiare. Non ci dedicheremo, però, alle diverse tipologie di viaggiatori che si possono osservare in giro per il mondo, ma di una sola particolare categoria: quella a cui appartengono coloro che si muovono in modo del tutto volontario verso luoghi e verso situazioni sociali non abituali, con l’obiettivo di dedicare parte del proprio tempo libero a sé stessi, alla propria rigenerazione psichica e fisica, attraverso la realizzazione di una esperienza di vita che rompe decisamente con i ruoli sociali ed i ritmi di vita della quotidianità. In questo lavoro ci occuperemo, quindi, di persone che viaggiano per vacanza e che comunemente chiamiamo “turisti”. Marginale, invece, è stato l’interesse verso la conoscenza di quel tipo di turista che programma la propria vacanza in totale autonomia, in modo autodiretto, secondo regole, modalità e tempi difficili da individuare e codificare, forse anche perché intorno ad esso non vi era l’interesse del mercato turistico ufficiale e dei suoi operatori economici. Questa tipologia è definibile come turista fai da te, ossia del turista che si auto-organizza la vacanza, soggiornando in abitazioni private, e che, come ad esempio nel caso italiano, dà luogo a flussi turistici anche molto consistenti.

Turisti per caso: ai margini o dentro il mercato?

ROMITA, Tullio
2009-01-01

Abstract

L’analisi sperimentale che proponiamo ha per oggetto le persone che hanno deciso di intraprendere un viaggio, breve o lungo che sia nello spazio e nel tempo, e non quello delle motivazioni che spingono le persone a viaggiare. Non ci dedicheremo, però, alle diverse tipologie di viaggiatori che si possono osservare in giro per il mondo, ma di una sola particolare categoria: quella a cui appartengono coloro che si muovono in modo del tutto volontario verso luoghi e verso situazioni sociali non abituali, con l’obiettivo di dedicare parte del proprio tempo libero a sé stessi, alla propria rigenerazione psichica e fisica, attraverso la realizzazione di una esperienza di vita che rompe decisamente con i ruoli sociali ed i ritmi di vita della quotidianità. In questo lavoro ci occuperemo, quindi, di persone che viaggiano per vacanza e che comunemente chiamiamo “turisti”. Marginale, invece, è stato l’interesse verso la conoscenza di quel tipo di turista che programma la propria vacanza in totale autonomia, in modo autodiretto, secondo regole, modalità e tempi difficili da individuare e codificare, forse anche perché intorno ad esso non vi era l’interesse del mercato turistico ufficiale e dei suoi operatori economici. Questa tipologia è definibile come turista fai da te, ossia del turista che si auto-organizza la vacanza, soggiornando in abitazioni private, e che, come ad esempio nel caso italiano, dà luogo a flussi turistici anche molto consistenti.
2009
978-88-568-1406-4
sviluppo locale; economia informale; turismo sommerso
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/166941
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact