Questo lavoro vuole costituire la sintesi di una ricerca sulla percezione del rischio sismico nel territorio del Pollino, dove, da cinque anni, è in corso uno sciame sismico che sta interessando la zona a cavallo tra Calabria e Basilicata. I fattori che sono stati presi in considerazione in questa ricerca sono, quindi, il rischio reale, il rischio percepito e la resilienza locale. Pertanto, sono considerati oggetto di studio il ruolo della percezione del rischio sismico nel potenziare o meno la resilienza locale e le attitudini comportamentali degli individui. Si è proceduto utilizzando fonti dirette ed indirette: la ricerca sul campo si è realizzata disponendo di documenti come le mental maps ed avvalendosi della compilazione di questionari ai fini di far emergere le conoscenze effettivamente possedute e legate all’età, all’esperienza, alle zone di provenienza. Il disegno, il gioco e la manipolazione sono una chiave per accedere alla rappresentazione mentale dell’evento traumatico che il bambino si è formato. Sono usati anche come indicatori dell’esperienza del bambino e di come egli risolve gli elementi traumatici dell’evento estremo. In tale contesto, la disciplina nota come Psicologia dell’Emergenza svolge un ruolo chiave. Si occupa dello studio, della prevenzione e del trattamento dei fenomeni psichici, cognitivi e comportamentali che insorgono nelle situazioni di emergenza, in sintonia con i principi geoetici. Infatti, la Geoetica, in collaborazione con la Geografia Medica, può indicare le soluzioni corrette per la salvaguardia del pianeta Terra e della salute dei suoi abitanti.
Comportamenti resilienti e percezione del rischio sismico nel territorio del Pollino, in un contesto geoetico di gestione della salute
BERNARDO, Marcello;
2015-01-01
Abstract
Questo lavoro vuole costituire la sintesi di una ricerca sulla percezione del rischio sismico nel territorio del Pollino, dove, da cinque anni, è in corso uno sciame sismico che sta interessando la zona a cavallo tra Calabria e Basilicata. I fattori che sono stati presi in considerazione in questa ricerca sono, quindi, il rischio reale, il rischio percepito e la resilienza locale. Pertanto, sono considerati oggetto di studio il ruolo della percezione del rischio sismico nel potenziare o meno la resilienza locale e le attitudini comportamentali degli individui. Si è proceduto utilizzando fonti dirette ed indirette: la ricerca sul campo si è realizzata disponendo di documenti come le mental maps ed avvalendosi della compilazione di questionari ai fini di far emergere le conoscenze effettivamente possedute e legate all’età, all’esperienza, alle zone di provenienza. Il disegno, il gioco e la manipolazione sono una chiave per accedere alla rappresentazione mentale dell’evento traumatico che il bambino si è formato. Sono usati anche come indicatori dell’esperienza del bambino e di come egli risolve gli elementi traumatici dell’evento estremo. In tale contesto, la disciplina nota come Psicologia dell’Emergenza svolge un ruolo chiave. Si occupa dello studio, della prevenzione e del trattamento dei fenomeni psichici, cognitivi e comportamentali che insorgono nelle situazioni di emergenza, in sintonia con i principi geoetici. Infatti, la Geoetica, in collaborazione con la Geografia Medica, può indicare le soluzioni corrette per la salvaguardia del pianeta Terra e della salute dei suoi abitanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.