L’universo almodovariano sembra inquadrarsi alla perfezione nella prospettiva culturale dei filosofi postmoderni per i quali la frammentarietà del soggetto che diventa “debole” perché gravato dal peso della “leggerezza” dei segni e dei sogni, porta all’emergenza di una soggettività drammatica, instabile, incerta; da questo stato di “debolezza” il soggetto ri-trova l’autenticità del suo essere- nel-mondoIl cosmo almodovariano, dunque, sembra davvero poggiare, sulla scia della lezione postmoderna di Gianni Vattimo , su un ideale emancipativo fatto di “oscillazione” e “pluralità” che attraverso lo “spaesamento” dovuto alla liberazione delle differenze e del molteplice, va a convergere nel “dialetto”, nella “identificazione” in un destino comune, fatto di contingenza e relatività dove ogni storia conserva l’unicità di essere una storia tra le tante.
Lo scacco dell’esistenza e l’emergenza della soggettività nel cinema di Pedro Almodòvar
PERFETTI, Simona
2007-01-01
Abstract
L’universo almodovariano sembra inquadrarsi alla perfezione nella prospettiva culturale dei filosofi postmoderni per i quali la frammentarietà del soggetto che diventa “debole” perché gravato dal peso della “leggerezza” dei segni e dei sogni, porta all’emergenza di una soggettività drammatica, instabile, incerta; da questo stato di “debolezza” il soggetto ri-trova l’autenticità del suo essere- nel-mondoIl cosmo almodovariano, dunque, sembra davvero poggiare, sulla scia della lezione postmoderna di Gianni Vattimo , su un ideale emancipativo fatto di “oscillazione” e “pluralità” che attraverso lo “spaesamento” dovuto alla liberazione delle differenze e del molteplice, va a convergere nel “dialetto”, nella “identificazione” in un destino comune, fatto di contingenza e relatività dove ogni storia conserva l’unicità di essere una storia tra le tante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.