Nel Sud, ai confini della legalità

Questo contributo ha per oggetto i rapporti tra legalità e Terzo Settore nel Mezzogiorno d’Italia. Nell’Italia del Sud sono tanti i fenomeni che inducono a riconoscere una condizione di debolezza della legalità, ovvero di forme di azione che violano la legge e non rispettano ciò che essa prescrive; esempi tangibili di questa condizione sono la forte diffusione di fenomeni di corruzione e di criminalità organizzata. Nei contesti meridionali, la legalità poggia perlopiù su di una legittimità esterna legata alla coercizione statale, mentre appare debole la credenza quale fattore di legittimità interna. La legalità come credenza è l’esito di un processo storico ed è divenuta un elemento centrale delle società occidentali moderne. Nel Mezzogiorno, nel corso del processo di modernizzazione, la legalità come credenza si è debolmente radicata e pertanto non ha sempre costituito un criterio orientativo delle scelte e dei comportamenti delle popolazioni meridionali. Il Terzo Settore potenzialmente potrebbe svolgere un ruolo di resistenza ai fenomeni di illegalità, in realtà si constata una condizione di adattamento alle situazioni esistenti di molte organizzazioni sociali. Solo in presenza di una forte dimensione politica si notano forme di innovazione e di vere e proprie esperienze di costruzione sociale della legalità.