Bernardino Spada, cardinale per volere di Urbano VIII, acquista il Palazzo Capodiferro nel 1632 e subito ne inizia i lavori di ampliamento e di sistemazione interna, avvalendosi dell’opera di Paolo Maruscelli. Francesco Borromini entra in contatto con la famiglia Spada alcuni anni dopo l’acquisto del palazzo – quando ha già avviato buona parte dei lavori dell’Oratorio dei Filippini (1637-1667) – ed elabora per il cardinale tre progetti: per la facciata interna verso il giardino, per le scuderie e i locali della servitù su via del Polverone e per la sistemazione dello slargo antistante la facciata principale del palazzo. Tra il 1652 e il 1655, Borromini progetterà per lo stesso Bernardino Spada la Galleria prospettica; un’opera, dunque, della maturità e non giovanile come si credeva.
La Galleria Spada: ipotesi sul progetto borrominiano
DE SANCTIS, Aldo;
2016-01-01
Abstract
Bernardino Spada, cardinale per volere di Urbano VIII, acquista il Palazzo Capodiferro nel 1632 e subito ne inizia i lavori di ampliamento e di sistemazione interna, avvalendosi dell’opera di Paolo Maruscelli. Francesco Borromini entra in contatto con la famiglia Spada alcuni anni dopo l’acquisto del palazzo – quando ha già avviato buona parte dei lavori dell’Oratorio dei Filippini (1637-1667) – ed elabora per il cardinale tre progetti: per la facciata interna verso il giardino, per le scuderie e i locali della servitù su via del Polverone e per la sistemazione dello slargo antistante la facciata principale del palazzo. Tra il 1652 e il 1655, Borromini progetterà per lo stesso Bernardino Spada la Galleria prospettica; un’opera, dunque, della maturità e non giovanile come si credeva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.