Il contributo indaga lo spazio semantico del termine šalom che è stato tradotto, nei testi biblici, con "pace". La tradizione rabbinica e anche la filosofia contemporanea (in particolare Emmanuel Levinas) hanno sviluppato un'idea di šalom più estesa dell'idea di "pace" (che deriva dalla cultura latina e greca): šalom, in ebraico, indica simultaneamente una "pienezza" e una "mancanza" e questo permette di considerare il termine come definiente un'identità (politica, sociale, ecc.) che è tanto più "piena" (e, dunque, "in pace"), quanto più è consapevole della propria strutturale "mancanza" o "insufficienza". Tale idea presente nel termine šalom, permette di uscire dalle secche di una rigida contrapposizione tra "pace" e "guerra", per verificarne la portata propriamente gnoseologica legata alla costruzione dell'identità.
" "Šalom, šalom al lontano e al vicino" (Is. 57,19): luoghi della pace, tempi dello šalom".
FACIONI, SILVANO
2011-01-01
Abstract
Il contributo indaga lo spazio semantico del termine šalom che è stato tradotto, nei testi biblici, con "pace". La tradizione rabbinica e anche la filosofia contemporanea (in particolare Emmanuel Levinas) hanno sviluppato un'idea di šalom più estesa dell'idea di "pace" (che deriva dalla cultura latina e greca): šalom, in ebraico, indica simultaneamente una "pienezza" e una "mancanza" e questo permette di considerare il termine come definiente un'identità (politica, sociale, ecc.) che è tanto più "piena" (e, dunque, "in pace"), quanto più è consapevole della propria strutturale "mancanza" o "insufficienza". Tale idea presente nel termine šalom, permette di uscire dalle secche di una rigida contrapposizione tra "pace" e "guerra", per verificarne la portata propriamente gnoseologica legata alla costruzione dell'identità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.