Il saggio è dedicato al confronto tra Pierre Bourdieu, interprete di una visione politica che pone al centro l'ideale della democratizzazione della cultura, e Raymond Aron, dal cui liberalismo-conservatorismo si distacca bruscamente - e non a caso - nel periodo del "Maggio francese". Bourdieu riduce la questione della rottura con Aron ai semplici termini della delusione personale, ma l'autore di questo saggio dimostra che, in realtà, egli vede nel suo ex maestro un dei maggiori interpreti della “violenza simbolica”. Mentre, dal canto suo, Aron, tenace difensore dell’ideale di “università liberale” e intransigente oppositore dell’“università critica” figlia della Rivoluzione studentesca, vede il suo ex allievo come interprete di una “rivoluzione introvabile”, immaginaria, espressione di un “nichilismo da esteti”.
Politicizzazione della cultura. Il confronto Bourdieu–Aron
PUPO, Spartaco
2013-01-01
Abstract
Il saggio è dedicato al confronto tra Pierre Bourdieu, interprete di una visione politica che pone al centro l'ideale della democratizzazione della cultura, e Raymond Aron, dal cui liberalismo-conservatorismo si distacca bruscamente - e non a caso - nel periodo del "Maggio francese". Bourdieu riduce la questione della rottura con Aron ai semplici termini della delusione personale, ma l'autore di questo saggio dimostra che, in realtà, egli vede nel suo ex maestro un dei maggiori interpreti della “violenza simbolica”. Mentre, dal canto suo, Aron, tenace difensore dell’ideale di “università liberale” e intransigente oppositore dell’“università critica” figlia della Rivoluzione studentesca, vede il suo ex allievo come interprete di una “rivoluzione introvabile”, immaginaria, espressione di un “nichilismo da esteti”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.