Il contributo evidenzia il ruolo del vescovo di Lilibeo, l'odierna Marsala, Pascasino,uno dei prelati più colti dell'Occidente latino del V secolo. Proprio per le sue competenze scientifiche in materia di astronomia e di computo matematico, egli fu prescelto da papa Leone Magno come consulente per la determinazione della data della Pasqua negli anni 444 e 455. E fu dal medesimo pontefice designato suo vicario per il concilio ecumenico di Calcedonia (451): compito ch'egli svolse con fermezza nel dichiarato intento di esaltare il tradizionale primato romano a dispetto delle rivendicazioni del neopatriarcato di Costantinopoli. Il contributo illustra il ruolo saliente di Pascasino nei lavori del concilio. Esamina in particolare la lettera da lui redatta per il papa e pervenutaci tra le altre dell'epistolario pontificio. Nella lettera, concernente la data della Pasqua del 444, il presule siculo introduce l'interessante notizia del battistero di Meltinas, noto già nel 417 per lo spontaneo innalzarsi delle acque nel fonte in occasione del rito battesimale della notte di Pasqua . Nel contributo si propone l'identificazione del battistero con quello paleocristiano della cripta del santuario di San Vito lo Capo. Si evidenzia inoltre l'importanza dell'argomento così addotto da Pascasino: argomento che, per il suo richiamo a un fatto d'ordine naturale, supera quello miracolistico segnalato dal patriarca Cirillo d'Alessandria e inaugura una serie di analoghi riferimenti in autori posteriori, come Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore e Gregorio di Tours.
Pascasino, la data della Pasqua e il battistero di Meltinas
BURGARELLA, Filippo
2011-01-01
Abstract
Il contributo evidenzia il ruolo del vescovo di Lilibeo, l'odierna Marsala, Pascasino,uno dei prelati più colti dell'Occidente latino del V secolo. Proprio per le sue competenze scientifiche in materia di astronomia e di computo matematico, egli fu prescelto da papa Leone Magno come consulente per la determinazione della data della Pasqua negli anni 444 e 455. E fu dal medesimo pontefice designato suo vicario per il concilio ecumenico di Calcedonia (451): compito ch'egli svolse con fermezza nel dichiarato intento di esaltare il tradizionale primato romano a dispetto delle rivendicazioni del neopatriarcato di Costantinopoli. Il contributo illustra il ruolo saliente di Pascasino nei lavori del concilio. Esamina in particolare la lettera da lui redatta per il papa e pervenutaci tra le altre dell'epistolario pontificio. Nella lettera, concernente la data della Pasqua del 444, il presule siculo introduce l'interessante notizia del battistero di Meltinas, noto già nel 417 per lo spontaneo innalzarsi delle acque nel fonte in occasione del rito battesimale della notte di Pasqua . Nel contributo si propone l'identificazione del battistero con quello paleocristiano della cripta del santuario di San Vito lo Capo. Si evidenzia inoltre l'importanza dell'argomento così addotto da Pascasino: argomento che, per il suo richiamo a un fatto d'ordine naturale, supera quello miracolistico segnalato dal patriarca Cirillo d'Alessandria e inaugura una serie di analoghi riferimenti in autori posteriori, come Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore e Gregorio di Tours.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.