Questo lavoro prende le mosse dalla considerazione della situazione etica attuale che sembra chiamare all’urgenza di restituire un profilo forte, di nuovo convincente alla morale fragile, precaria, incerta, descritta da molta parte della ricerca etica attuale, assunta, in alcuni casi, come tratto proprio della moralità contemporanea e su cui la filosofia morale è, in definitiva, chiamata a riflettere. La questione di fondo diventa la possibilità stessa di giustificare/fondare la validità di norme e valori nel tentativo di rispondere alla domanda: è possibile oggi un’etica universale, un’etica universalmente fondata? Il lavoro affronta la questione dal punto di vista della dicotomia soggetto/oggetto, soggetto/cosoggetto che, se irrisolta, sembra consegnare il tema morale al suo profilo di fragilità ed evanescenza messo in luce dalla moralità precaria ed incerta della contemporaneità. Il lavoro ripercorre e analizza le posizioni di alcuni studiosi italiani e stranieri che, in modo diverso, hanno contribuito ad arricchire il dibattito sul tema della morale e della teoria morale, esprimendo punti di vista teorici, certo molto differenti tra loro, ma tutti riconducibili ai due orientamenti teorici principali che caratterizzano la riflessione etica, il modello della “teoria morale”, della “normatività”, di stile kantiano e/o utilitarista ed il modello “delle forme di vita”, della “immaginazione”, derivato dalla lezione wittgensteiniana.

La fragilità della morale. Universalità e vulnerabilità nella riflessione etica contemporanea

CRISPINI, Ines
2012-01-01

Abstract

Questo lavoro prende le mosse dalla considerazione della situazione etica attuale che sembra chiamare all’urgenza di restituire un profilo forte, di nuovo convincente alla morale fragile, precaria, incerta, descritta da molta parte della ricerca etica attuale, assunta, in alcuni casi, come tratto proprio della moralità contemporanea e su cui la filosofia morale è, in definitiva, chiamata a riflettere. La questione di fondo diventa la possibilità stessa di giustificare/fondare la validità di norme e valori nel tentativo di rispondere alla domanda: è possibile oggi un’etica universale, un’etica universalmente fondata? Il lavoro affronta la questione dal punto di vista della dicotomia soggetto/oggetto, soggetto/cosoggetto che, se irrisolta, sembra consegnare il tema morale al suo profilo di fragilità ed evanescenza messo in luce dalla moralità precaria ed incerta della contemporaneità. Il lavoro ripercorre e analizza le posizioni di alcuni studiosi italiani e stranieri che, in modo diverso, hanno contribuito ad arricchire il dibattito sul tema della morale e della teoria morale, esprimendo punti di vista teorici, certo molto differenti tra loro, ma tutti riconducibili ai due orientamenti teorici principali che caratterizzano la riflessione etica, il modello della “teoria morale”, della “normatività”, di stile kantiano e/o utilitarista ed il modello “delle forme di vita”, della “immaginazione”, derivato dalla lezione wittgensteiniana.
2012
978-88-6666-089-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/169341
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