Una riflessione sulla presenza di una dimensione “tragica” nel cinema di Eastwood, che ne definisce la sua unicità nel panorama del cinema contemporaneo, differenziando il suo cinema da tutte le forme di cinema postmoderno e citazioni sta. La dimensione tragica, l’emergere di un dover essere, determina la cornice per un “pratica di soggettivazione” che accomuna tutti i più importanti personaggi eastwoodiani. Partendo dalla ricostruzione di un pensiero del tragico (Kierkegaard, Benjamin, Jaspers, Frye), il saggio individua il carattere specifico che esso assume nel cinema del regista statunitense, passando per film come “Mystic River”, “Million Dollar Baby” “Gran Torino”.

Tragico

DE GAETANO, Roberto
2012-01-01

Abstract

Una riflessione sulla presenza di una dimensione “tragica” nel cinema di Eastwood, che ne definisce la sua unicità nel panorama del cinema contemporaneo, differenziando il suo cinema da tutte le forme di cinema postmoderno e citazioni sta. La dimensione tragica, l’emergere di un dover essere, determina la cornice per un “pratica di soggettivazione” che accomuna tutti i più importanti personaggi eastwoodiani. Partendo dalla ricostruzione di un pensiero del tragico (Kierkegaard, Benjamin, Jaspers, Frye), il saggio individua il carattere specifico che esso assume nel cinema del regista statunitense, passando per film come “Mystic River”, “Million Dollar Baby” “Gran Torino”.
2012
978-88-8101-808-6
cinema; tragico; soggettività
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/169353
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