Proseguendo le indagini su Menecrate di Siracusa (IV sec. a.C.), il lavoro prende in considerazione le fonti di carattere medico che ne fanno menzione, in particolare l’Anonimo Londinese e Celio Aureliano. Ponendo in secondo piano la tradizione comica ed erudita (Alessi, Ateneo, Eliano ecc.), che lo ricorda per il suo eccentrico travestimento da Zeus e le lettere ad Agesilao di Sparta e Filippo II di Macedonia a firma Menecrate/Zeus, esso cerca di recuperare le competenze di carattere scientifico in possesso del medico siracusano, del quale sono evidenziate, attraverso la lettura dell’Anonimo Londinese e di Celio Aureliano, la capacità di curare alcune malattie acute. Tali competenze l’avrebbero reso noto alla scuola peripatetica, che ne avrebbe tramandato il nome nella dossografia medica contenuta nell’Anonimo Londinese e l’avrebbe introdotto alla corte di Filippo II.
Medicina e regalità: Menecrate di Siracusa e Filippo II
SQUILLACE, Giuseppe
2010-01-01
Abstract
Proseguendo le indagini su Menecrate di Siracusa (IV sec. a.C.), il lavoro prende in considerazione le fonti di carattere medico che ne fanno menzione, in particolare l’Anonimo Londinese e Celio Aureliano. Ponendo in secondo piano la tradizione comica ed erudita (Alessi, Ateneo, Eliano ecc.), che lo ricorda per il suo eccentrico travestimento da Zeus e le lettere ad Agesilao di Sparta e Filippo II di Macedonia a firma Menecrate/Zeus, esso cerca di recuperare le competenze di carattere scientifico in possesso del medico siracusano, del quale sono evidenziate, attraverso la lettura dell’Anonimo Londinese e di Celio Aureliano, la capacità di curare alcune malattie acute. Tali competenze l’avrebbero reso noto alla scuola peripatetica, che ne avrebbe tramandato il nome nella dossografia medica contenuta nell’Anonimo Londinese e l’avrebbe introdotto alla corte di Filippo II.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.