Il tema delle lingue a contatto, degli italianismi e del lunfardo rioplatense è diventato un classico negli studi del settore. Tuttavia, non risultano precedenti indagini che constatino quanto siano tuttora in uso gli italianismi post-emigrazione e il cosiddetto lunfardo rioplatense, quali siano le voci scomparse o dimenticate e se vi siano stati nel corso degli anni, per motivi di analogia o slittamento semantico, cambiamenti di significato, adattamenti o altro. Il progetto di ricerca di cui fa parte questo articolo è molto ampio e ha come obbiettivo la rilevazione di tutti i lemmi di origine italiana, la loro frequenza e occorrenza nel linguaggio verbale e scritto, in forma sincronica e diacronica sull’intero territorio del Río de la Plata; proponiamo qui i primi risultati della nostra ricerca. Per meglio circoscrivere il nostro lavoro ci siamo basati esclusivamente sul repertorio lessicale di origine italiana elaborato da Antonella Cancellier (1996) considerato uno dei più attendibili. L’obiettivo è verificare se i lemmi di accertata origine italiana in esso contenuti mantengano le accezioni semantiche ivi attestate, al fine di constatare l’uso attuale del significato già rilevato, escludendo altre denotazioni e connotazioni che i lemmi del repertorio “AC” hanno in altri contesti. I risultati emersi dai questionari del campione di duecento intervistati (di diverso livello d’istruzione, età e strato sociale) sono quantitavivamente e qualitativamente sorprendenti, poiché demarcano la vitalità lessicale del corpus, dovuta non più agli ambiti originali di diffusione (il tango, la radio, il teatro, ecc.) bensì alla diffusione dell’italiano come L2.
Italianismi e Lunfardo nel Río de la Plata. Risultati di una ricerca
BENVENUTO, Mario Francisco
2007-01-01
Abstract
Il tema delle lingue a contatto, degli italianismi e del lunfardo rioplatense è diventato un classico negli studi del settore. Tuttavia, non risultano precedenti indagini che constatino quanto siano tuttora in uso gli italianismi post-emigrazione e il cosiddetto lunfardo rioplatense, quali siano le voci scomparse o dimenticate e se vi siano stati nel corso degli anni, per motivi di analogia o slittamento semantico, cambiamenti di significato, adattamenti o altro. Il progetto di ricerca di cui fa parte questo articolo è molto ampio e ha come obbiettivo la rilevazione di tutti i lemmi di origine italiana, la loro frequenza e occorrenza nel linguaggio verbale e scritto, in forma sincronica e diacronica sull’intero territorio del Río de la Plata; proponiamo qui i primi risultati della nostra ricerca. Per meglio circoscrivere il nostro lavoro ci siamo basati esclusivamente sul repertorio lessicale di origine italiana elaborato da Antonella Cancellier (1996) considerato uno dei più attendibili. L’obiettivo è verificare se i lemmi di accertata origine italiana in esso contenuti mantengano le accezioni semantiche ivi attestate, al fine di constatare l’uso attuale del significato già rilevato, escludendo altre denotazioni e connotazioni che i lemmi del repertorio “AC” hanno in altri contesti. I risultati emersi dai questionari del campione di duecento intervistati (di diverso livello d’istruzione, età e strato sociale) sono quantitavivamente e qualitativamente sorprendenti, poiché demarcano la vitalità lessicale del corpus, dovuta non più agli ambiti originali di diffusione (il tango, la radio, il teatro, ecc.) bensì alla diffusione dell’italiano come L2.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.