La tecnica di indagine mediante martinetti piatti ha una tradizione quasi trentennale, ma da sempre è stata impiegata nel caso di murature in mattoni, con blocchi squadrati, listata e comunque in generale su murature di buona fattura; l’utilizzo della stessa tecnica su murature caotiche in pietrame pone numerosi interrogativi e problemi. Al fine di evidenziare tali problemi si è effettuata una corposa sperimentazione confrontando i valori della prova tradizionale a martinetti piatti, con prove su “grande scala” appositamente studiate. Nel capitolo sono esposte, le diverse prove effettuate in situ su edifici in muratura esistenti, sia quelle con martinetto piatto singolo e doppio sia quelle con martinetto idraulico, nonché l’interpretazione dei risultati ottenuti. I risultati infatti, hanno evidenziato, a giudizio degli scriventi, come per tipologie di muratura differenti da quelle regolari a mattoni e malta, l’applicazione delle tecniche con martinetti piatti può condurre ad errori anche molto marcati (la resistenza a rottura è sovrastimata quasi del doppio). E’ importante inoltre sottolineare che i risultati ottenuti con le metodologie di prova proposte, risultano sostanzialmente in linea con i valori proposti nell’Allegato II dell’OPCM 3274.

Indagini Sperimentali sulle Murature

PORCO, Giacinto
2008-01-01

Abstract

La tecnica di indagine mediante martinetti piatti ha una tradizione quasi trentennale, ma da sempre è stata impiegata nel caso di murature in mattoni, con blocchi squadrati, listata e comunque in generale su murature di buona fattura; l’utilizzo della stessa tecnica su murature caotiche in pietrame pone numerosi interrogativi e problemi. Al fine di evidenziare tali problemi si è effettuata una corposa sperimentazione confrontando i valori della prova tradizionale a martinetti piatti, con prove su “grande scala” appositamente studiate. Nel capitolo sono esposte, le diverse prove effettuate in situ su edifici in muratura esistenti, sia quelle con martinetto piatto singolo e doppio sia quelle con martinetto idraulico, nonché l’interpretazione dei risultati ottenuti. I risultati infatti, hanno evidenziato, a giudizio degli scriventi, come per tipologie di muratura differenti da quelle regolari a mattoni e malta, l’applicazione delle tecniche con martinetti piatti può condurre ad errori anche molto marcati (la resistenza a rottura è sovrastimata quasi del doppio). E’ importante inoltre sottolineare che i risultati ottenuti con le metodologie di prova proposte, risultano sostanzialmente in linea con i valori proposti nell’Allegato II dell’OPCM 3274.
2008
978-88-6225-020-7
prove NDT; indagini sulle murature; prove in situ
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/169468
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