Secondo la visione incarnata del linguaggio le rappresentazioni sono “fatte” di corpo e percezione/azione; per la visione disincarnata, invece, sono “fatte” di simboli astratti e amodali. La tesi che sosteniamo in questo capitolo è che la ragione per cui il dibattito fra questi due modelli della mente ultimamente si è arenato è proprio perché non si immagina un ruolo diverso del linguaggio rispetto alla cognizione. Il punto è che né la visione incarnata né quella disincarnata riescono, da sole, a dare conto di come effettivamente il corpo umano agisce nel mondo. E non ci riescono proprio perché non prendono in considerazione il linguaggio come la modalità specificamente umana di pensare/ agire piuttosto che come mezzo di comunicazione.
1. Il problema della lingua, oltre embodied e disembodied cognition
CIMATTI, Felice
2015-01-01
Abstract
Secondo la visione incarnata del linguaggio le rappresentazioni sono “fatte” di corpo e percezione/azione; per la visione disincarnata, invece, sono “fatte” di simboli astratti e amodali. La tesi che sosteniamo in questo capitolo è che la ragione per cui il dibattito fra questi due modelli della mente ultimamente si è arenato è proprio perché non si immagina un ruolo diverso del linguaggio rispetto alla cognizione. Il punto è che né la visione incarnata né quella disincarnata riescono, da sole, a dare conto di come effettivamente il corpo umano agisce nel mondo. E non ci riescono proprio perché non prendono in considerazione il linguaggio come la modalità specificamente umana di pensare/ agire piuttosto che come mezzo di comunicazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.