Analisi energetica di un nuovo complesso residenziale con configurazioni impiantistiche alimentate da fonti rinnovabili

Prendendo spunto da un caso di studio, viene analizzato criticamente l’iter di valutazione delle prestazioni energetiche di un complesso edilizio di nuova costruzione, evidenziandone i passaggi principali, l’influenza dei requisiti legislativi, i metodi di calcolo proposti dalle norme e le criticità che si incontrano nella loro applicazione.Il complesso edilizio, ubicato a Cosenza e Bolzano per tenere conto dell’influenza di due climi differenti, presenta un ridotto fabbisogno di energia termica per il riscaldamento ottenuto agendo sull’involucro dell’edificio, ridotti consumi di energia primaria una volta adottate soluzioni impiantistiche altamente efficienti e un elevato ricorso a fonti energetiche rinnovabili. Per quanto riguarda l’impianto, tra le diverse tecnologie impiantistiche esaminate, quella risultata più adatta prevede l’utilizzo di pompe di calore aria-acqua e solare termico, integrate da una caldaia a condensazione, ipotizzata già essere presente nell’edificio.Le varianti analizzate e poste a confronto sono diverse. In primo luogo si è analizzato il consumo e le prestazioni dell’impianto con sola caldaia, in modo da avere i valori di riferimento. Sono state in seguito analizzate soluzioni con pompa di calore per il riscaldamento e solare termico per l’ACS, entrambe integrate dalla caldaia a condensazione. Infine, è stato effettuato lo stesso procedimento con la stessa configurazione precedente, ipotizzando però che la pompa di calore sia dimensionata per l’intero fabbisogno di riscaldamento.Nella lavoro vengono analizzate dettagliatamente le diverse soluzioni e discussi le valutazioni relative al calcolo dei fabbisogni di energia e alle coperture percentuali di energia primaria con fonti di energia rinnovabile. Per i calcoli di energia termica e primaria si è fatto riferimento alle normative vigenti.