Il contributo presenta i risultati della seconda fase della ricerca, pubblicata nel volume, i quali confermano gran parte delle ipotesi interpretative elaborate a conclusione della prima fase, fatta eccezione per gli atteggiamenti emergenti nei confronti della violenza fictionale che sembra suscitare per lo più sentimenti di paura in bambini e ragazzi, soprattutto quando l'azione violenta è agita da una entità non fisica e, ancor più, se il protagonista nel quale si incarna il male è un minore. Alcuni film trasmessi in televisione nel periodo in cui sono stati condotti i focus group hanno generato in alcuni soggetti sensazioni tali da bloccarne per qualche tempo l'autonomia e indurre momenti di regressione. In ogni caso, le risposte emotivo-cognitive di bambini e ragazzi nei confronti della violenza fictionale risultano fortemente condizionate da fattori di temperamento individuale e di contesto familiare, e questa si rivela particolarmente dannosa in assenza di quella necessaria mediazione agita da un adulto che possa aiutare il minore a metabolizzare la visione di scene particolarmente perturbanti.
Risultati della seconda fase della ricerca
GRECO, Giovannella
2004-01-01
Abstract
Il contributo presenta i risultati della seconda fase della ricerca, pubblicata nel volume, i quali confermano gran parte delle ipotesi interpretative elaborate a conclusione della prima fase, fatta eccezione per gli atteggiamenti emergenti nei confronti della violenza fictionale che sembra suscitare per lo più sentimenti di paura in bambini e ragazzi, soprattutto quando l'azione violenta è agita da una entità non fisica e, ancor più, se il protagonista nel quale si incarna il male è un minore. Alcuni film trasmessi in televisione nel periodo in cui sono stati condotti i focus group hanno generato in alcuni soggetti sensazioni tali da bloccarne per qualche tempo l'autonomia e indurre momenti di regressione. In ogni caso, le risposte emotivo-cognitive di bambini e ragazzi nei confronti della violenza fictionale risultano fortemente condizionate da fattori di temperamento individuale e di contesto familiare, e questa si rivela particolarmente dannosa in assenza di quella necessaria mediazione agita da un adulto che possa aiutare il minore a metabolizzare la visione di scene particolarmente perturbanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.