At the time of Saussure, social sciences tried to define new methods and objects of enquiry and became independent from a substantialist ontology of common sense. If we compare Saussure’s ideas on the definition of the objects and methods of general linguistics with those of sociologists such as Simmel and Durkheim, we may argue that the study of language offers Saussure a solution to the great dilemmas afflicting social sciences: the definition of a socially and culturally determined object, although the latter has its origin in language as a natural faculty; the problem of change and of causality acting outside intentionality and determinism, or outside those bonds which are voluntarily established or imposed from the outside . mainly focuses on the problematic effects that the linguistic behaviour of the individuals poses in relation to la langue, i.e. in relation to a system in which the elements are arranged in a spontaneous and radically arbitrary order. The system of la langue does not configure itself as the sum of speech acts, nor as an ontological entity whose nature is that of a super-individual substance. Rather, it is the sum of arbitrary connections. Language for Saussure is subject to unpredictable changes due to individual actions, yet at the same time it is imposed upon speakers, albeit not as a “positive bond”. Thus Saussure considers language as the model for the ontological foundation of social objects. Saussure’s holistic vision of language is simply a hypothesis, which nonetheless helps to perceive the bonds, without positing any substantiation. The reality proper of la langue is that of a scientific object autonomously constructed. Reality in its ontological meaning is constituted by the relation between parole acts, the individuals and their reciprocal actions . Given the impossibility of knowing such relations in their entirety because of their infinite complexity, we must necessarily reduce them to a single entity, to an autonomous system. An analysis of Saussures’ texts shows how he uses the two methodological paradigms proper of the social sciences, holism and individualism, moving from an epistemological to an ontological level on the basis of the explanation he wishes to provide.

All’epoca di Saussure le scienze sociali tentano una nuova sua definizione dei loro metodi e dei loro oggetti staccandosi dalla ontologia sostanzialista del senso comune. Mettendo a confronto le posizioni di Saussure sulla definizione dell'oggetto e dei metodi della sua linguistica generale con quelle di sociologi come Durkheim o Simmel possiamo dire che, attraverso lo studio del linguaggio, Saussure affronta i grandi problemi della scienza sociale: la definizione di un oggetto che è culturalmente e socialmente determinato, anche se ha il suo fondamento nella facoltà naturale del linguaggio, il problema del cambiamento e della natura causalità che agisce in assenza di determinismo e intenzionalità, o di legami stabiliti mediante un'azione volontaria o imperativa nel senso normativo della parola. Saussure affronta soprattutto il problema degli effetti del comportamento linguistico degli individui in relazione alla langue, vale a dire rispetto al sistema in cui gli effetti particolari trovano la loro composizione in un ordine spontaneo, e radicalmente arbitrario. . Il sistema langue non si propone come somma degli atti linguistici, né come un'entità ontologica cui natura è quella di una sostanza sopra individuale, ma come una somma di relazioni cui collegamenti del tutto arbitraria. Esposto al cambiamento inaspettato attraverso l'azione individuale, e, contemporaneamente, imposta ai soggetti, benché non tramite un vincolo 'positivo', la lingua è per Saussure il modello dello statuto ontologico degli oggetti sociali. La visione olistica che la scelta di Saussure la lingua è in realtà solo un'ipotesi che coglie i collegamenti, è un punto di vista che non fonda alcun sostanzializzazione. La realtà della langue è quella di un oggetto scientifico costruito in funzione di una autonomia epistemologica. La realtà nel senso ontologico è quella della parole, degli individui e delle loro azioni reciproche. Poiché la conoscenza completa di questi rapporti è assolutamente impossibile a causa della loro inesauribile complessità, siamo costretti a considerarli come un'unica entità, come un sistema autonomo.L'analisi dei testi saussuriani mostra come i due paradigmi metodologici delle scienze sociali, olismo e individualismo si intersecano in Saussure passando dal livello epistemologico a quello dell'ontologia secondo le esigenze della spiegazione.

«Linguistique et sociologie: un nouveau regard en relisant Saussure»

STANCATI, Claudia
2008-01-01

Abstract

At the time of Saussure, social sciences tried to define new methods and objects of enquiry and became independent from a substantialist ontology of common sense. If we compare Saussure’s ideas on the definition of the objects and methods of general linguistics with those of sociologists such as Simmel and Durkheim, we may argue that the study of language offers Saussure a solution to the great dilemmas afflicting social sciences: the definition of a socially and culturally determined object, although the latter has its origin in language as a natural faculty; the problem of change and of causality acting outside intentionality and determinism, or outside those bonds which are voluntarily established or imposed from the outside . mainly focuses on the problematic effects that the linguistic behaviour of the individuals poses in relation to la langue, i.e. in relation to a system in which the elements are arranged in a spontaneous and radically arbitrary order. The system of la langue does not configure itself as the sum of speech acts, nor as an ontological entity whose nature is that of a super-individual substance. Rather, it is the sum of arbitrary connections. Language for Saussure is subject to unpredictable changes due to individual actions, yet at the same time it is imposed upon speakers, albeit not as a “positive bond”. Thus Saussure considers language as the model for the ontological foundation of social objects. Saussure’s holistic vision of language is simply a hypothesis, which nonetheless helps to perceive the bonds, without positing any substantiation. The reality proper of la langue is that of a scientific object autonomously constructed. Reality in its ontological meaning is constituted by the relation between parole acts, the individuals and their reciprocal actions . Given the impossibility of knowing such relations in their entirety because of their infinite complexity, we must necessarily reduce them to a single entity, to an autonomous system. An analysis of Saussures’ texts shows how he uses the two methodological paradigms proper of the social sciences, holism and individualism, moving from an epistemological to an ontological level on the basis of the explanation he wishes to provide.
2008
978-2915806-885
All’epoca di Saussure le scienze sociali tentano una nuova sua definizione dei loro metodi e dei loro oggetti staccandosi dalla ontologia sostanzialista del senso comune. Mettendo a confronto le posizioni di Saussure sulla definizione dell'oggetto e dei metodi della sua linguistica generale con quelle di sociologi come Durkheim o Simmel possiamo dire che, attraverso lo studio del linguaggio, Saussure affronta i grandi problemi della scienza sociale: la definizione di un oggetto che è culturalmente e socialmente determinato, anche se ha il suo fondamento nella facoltà naturale del linguaggio, il problema del cambiamento e della natura causalità che agisce in assenza di determinismo e intenzionalità, o di legami stabiliti mediante un'azione volontaria o imperativa nel senso normativo della parola. Saussure affronta soprattutto il problema degli effetti del comportamento linguistico degli individui in relazione alla langue, vale a dire rispetto al sistema in cui gli effetti particolari trovano la loro composizione in un ordine spontaneo, e radicalmente arbitrario. . Il sistema langue non si propone come somma degli atti linguistici, né come un'entità ontologica cui natura è quella di una sostanza sopra individuale, ma come una somma di relazioni cui collegamenti del tutto arbitraria. Esposto al cambiamento inaspettato attraverso l'azione individuale, e, contemporaneamente, imposta ai soggetti, benché non tramite un vincolo 'positivo', la lingua è per Saussure il modello dello statuto ontologico degli oggetti sociali. La visione olistica che la scelta di Saussure la lingua è in realtà solo un'ipotesi che coglie i collegamenti, è un punto di vista che non fonda alcun sostanzializzazione. La realtà della langue è quella di un oggetto scientifico costruito in funzione di una autonomia epistemologica. La realtà nel senso ontologico è quella della parole, degli individui e delle loro azioni reciproche. Poiché la conoscenza completa di questi rapporti è assolutamente impossibile a causa della loro inesauribile complessità, siamo costretti a considerarli come un'unica entità, come un sistema autonomo.L'analisi dei testi saussuriani mostra come i due paradigmi metodologici delle scienze sociali, olismo e individualismo si intersecano in Saussure passando dal livello epistemologico a quello dell'ontologia secondo le esigenze della spiegazione.
Ontologia; Epistemologia delle scienze sociali; scienze del linguaggio; Ontology; Epistemology of social sciences; Linguistics
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/170520
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact