The paper analyzes the experience of the Agip motorway service stations designed by Mario Bacciocchi in the 1950s, highlighting their influence on the subsequent Agip building production. After the development of the first facilities in the urban areas in the period between the world wars, in the 1950s a refurbishment of the Agip motorway system with the establishment of Eni (Ente Nazionale Idrocarburi) took place. At this point, Agip was absorbed by Eni. In 1952 Enrico Mattei, President of the national agency, commissioned to the Milanese architect Mario Bacciocchi to design a repertoire of stations providing different levels of facilities in urban and suburban areas. The repertoire consisted of 13 types - from the urban kiosk to the so-called "large" service station – and was an interesting experience of standardization of spaces and building techniques. In this catalogue the use of basic functional modules corresponded to typical construction elements and solutions based on traditional building techniques. Bacciocchi’s repertoire formed the know-how for the subsequent Agip stations (i.e. station 59) until the development of prefabricated buildings in the mid-Sixties.
Il contributo, che si colloca nell’ambito della ricerche sulla storia delle costruzioni, analizza l’esperienza delle stazioni di servizio progettate da Mario Bacciocchi alla metà degli anni Cinquanta, evidenziandone l’influenza esercitata sul resto della produzione Agip in questo settore.Esso si avvale della documentazione originale, e in larga parte inedita, conservata presso l’Archivio Storico Eni e relativa a elaborati grafici, fotografici e di cantiere. Il sistema dell’assistenza stradale Agip, inaugurato nel periodo tra le due guerre con i primi impianti in ambito urbano, registra una stagione di rinnovamento con la fondazione nel 1953 dell’Eni, alla cui presidenza è nominato Enrico Mattei. A questo punto, le attrezzature della compagnia di bandiera, assorbita dalla neonata struttura, sono potenziate anche per effetto del programma di infrastrutturazione del Paese. Mattei incarica l’architetto milanese Mario Bacciocchi di predisporre un repertorio di stazioni adatte a rispondere a diversi livelli di assistenza stradale e autostradale, anche in aree extraurbane. Il repertorio, composto di 13 tipi - dal chiosco urbano alla stazione di servizio “grande”- costituisce un’esperienza interessante di tipizzazione spaziale e costruttiva, nella quale l’uso di moduli funzionali base fa riferimento alla individuazione di soluzioni costruttive standardizzate da realizzarsi in larga parte con tecniche tradizionali, cui affidare il controllo della riconoscibilità dell’impianto e della qualità della costruzione sul territorio nazionale. Il repertorio Bacciocchi, cui si associa l’immagine italiana in un segmento tipologico condizionato dalle configurazioni universali delle compagnie internazionali, costituisce una premessa per l’aggiornamento dei caratteri funzionali e costruttivi delle stazioni Agip (tipo ’59 e tipo ’61) fino all’avvento delle soluzioni prefabbricate alla metà degli anni Sessanta.
Le stazioni di servizio Agip di Mario Bacciocchi: un'esperienza di tipizzazione costruttiva
Greco, Laura
2016-01-01
Abstract
The paper analyzes the experience of the Agip motorway service stations designed by Mario Bacciocchi in the 1950s, highlighting their influence on the subsequent Agip building production. After the development of the first facilities in the urban areas in the period between the world wars, in the 1950s a refurbishment of the Agip motorway system with the establishment of Eni (Ente Nazionale Idrocarburi) took place. At this point, Agip was absorbed by Eni. In 1952 Enrico Mattei, President of the national agency, commissioned to the Milanese architect Mario Bacciocchi to design a repertoire of stations providing different levels of facilities in urban and suburban areas. The repertoire consisted of 13 types - from the urban kiosk to the so-called "large" service station – and was an interesting experience of standardization of spaces and building techniques. In this catalogue the use of basic functional modules corresponded to typical construction elements and solutions based on traditional building techniques. Bacciocchi’s repertoire formed the know-how for the subsequent Agip stations (i.e. station 59) until the development of prefabricated buildings in the mid-Sixties.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.