"C'è stato un periodo irripetibile in cui da Piacenza a Rimini una moltitudine di cristiani ha costruito il modello emiliano. Naturalmente non sapevano neppure che cosa fosse, il modello poi divenuto così celebre". Così scriveva Edmondo Berselli nel suo "Quel gran pezzo dell'Emilia". Alle dinamiche dell'economia reale si accompagnò un notevole sforzo di interpretazione, che possiamo collocare nell'arco temporale compreso fra i due celebri lavori di Romano Prodi ("Modello di sviluppo di un settore in rapida crescita: l'industria della ceramica per l'edilizia", 1966) e Sebastiano Brusco ("The Emilian model: productive decentralisation and social integration", 1982). Dagli anni in cui il "Modello" prendeva forma a oggi molte cose sono cambiate: pensiamo all'introduzione dell'euro e alla fine dell'epoca delle svalutazioni competitive; all'emergere dei "Paesi BRIC"; alle nuove vie e alle forme in continuo mutamento della globalizzazione. Poteva, dunque, un sistema economico regionale contraddistinto, ancor oggi in Europa, da una forte base manifatturiera e da una spiccata vocazione all'export restare immune dai cambiamenti indotti dalla nuova geografia economica internazionale? Al principio del XXI secolo, il tempo è sembrato propizio per riflettere su questi cambiamenti, capaci di configurare una vera e propria "metamorfosi". Questo volume raccoglie i risultati di un vasto progetto ricerca condotto negli ultimi tre anni presso la Cattedra Jean Monnet in Economia e Politica.

I distretti tra crisi e ripresa: i risultati del III Rapporto (2011)dell’Osservatorio Nazionale Distretti Italiani

RICCIARDI, Antonio
2012-01-01

Abstract

"C'è stato un periodo irripetibile in cui da Piacenza a Rimini una moltitudine di cristiani ha costruito il modello emiliano. Naturalmente non sapevano neppure che cosa fosse, il modello poi divenuto così celebre". Così scriveva Edmondo Berselli nel suo "Quel gran pezzo dell'Emilia". Alle dinamiche dell'economia reale si accompagnò un notevole sforzo di interpretazione, che possiamo collocare nell'arco temporale compreso fra i due celebri lavori di Romano Prodi ("Modello di sviluppo di un settore in rapida crescita: l'industria della ceramica per l'edilizia", 1966) e Sebastiano Brusco ("The Emilian model: productive decentralisation and social integration", 1982). Dagli anni in cui il "Modello" prendeva forma a oggi molte cose sono cambiate: pensiamo all'introduzione dell'euro e alla fine dell'epoca delle svalutazioni competitive; all'emergere dei "Paesi BRIC"; alle nuove vie e alle forme in continuo mutamento della globalizzazione. Poteva, dunque, un sistema economico regionale contraddistinto, ancor oggi in Europa, da una forte base manifatturiera e da una spiccata vocazione all'export restare immune dai cambiamenti indotti dalla nuova geografia economica internazionale? Al principio del XXI secolo, il tempo è sembrato propizio per riflettere su questi cambiamenti, capaci di configurare una vera e propria "metamorfosi". Questo volume raccoglie i risultati di un vasto progetto ricerca condotto negli ultimi tre anni presso la Cattedra Jean Monnet in Economia e Politica.
2012
978-88-15-23855-9
ECONOMIA ITALIANA - DISTRETTI INDUSTRIALI - EMILIA ROMAGNA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/171287
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