Calabria, which has always been an object-subject of study, has accompanied and supports geographic research in attempts to classify and describe spaces from different points of view and structuralisms, in its natural and administrative frameworks and in the many characteristics of his landscapes with more or less uniform characters. Defined, with the neighboring Basilicata, "balcony on the world" and "geo-historical sample of the whole country", by an imperative of continuity, result of geographical reflections which define it made of mountains and bathed by the sea, in fact , it shows a mosaic of many Calabria and as many contradictions. Different from one place to another, walking on the bottom of the Tethys, following it becomes a journey through the harmonies of opposites: arid lands and lush woods, streams full of turbulent waters and stony river beds; geomorphology of an Apennine ridge, which is not Apennine. The landscapes of nature are rethought by a shy and mysterious people, whose relationship to the "land" is intimately linked to a new systematic nature which, with its natural and anthropogenic factors, conceived and designed the new landscapes of this region. The term of comparison, to experience this becoming, comes to us from the reports of these travelers who have exceeded the conceptual limits underlying the Grand Tour, for which Italy is remarkable until Naples. They give an image not only of the physical space but also of these borders, of the cultural and artistic imagination of the Region, which allow a reading between identity and reality beyond stereotypes.

La Calabria, da sempre oggetto-soggetto di studio, ha accompagnato e accompagna la ricerca geografica nei tentativi di una sua classificazione e descrizione degli spazi da punti di vista e strutturalismi diversi, nei suoi quadri naturali e amministrativi e nei molti tratti dei suoi paesaggi con caratteri di maggiore o minore uniformità. Definita, insieme alla vicina Basilicata, “balcone sul Mondo” e “campionario geo-storico dell’intero Paese”, da un’imperativa cornice di continuità, frutto di riflessioni geografiche che la definiscono fatta di montagne e bagnata dal mare, infatti, si mostra un mosaico di tante calabrie e altrettante contraddizioni. Diversa da luogo a luogo, camminando sul fondo della Tetide, percorrerla diventa un viaggio tra armonie di contrari: terre aride e boschi rigogliosi, torrenti ricchi di acque turbolente e letti pietrosi di fiumare; geomorfologia di una dorsale appenninica, che appenninica non è. I paesaggi della natura sono ridisegnati da un popolo schivo e misterioso, il cui rapporto con la “terra” si intreccia con una nuova sistematicità che, con i suoi fattori naturali e antropici, ha disegnato e disegna i nuovi paesaggi di questa Regione. Il termine di paragone, per vivere tale divenire, ci viene dai resoconti di quei viaggiatori che hanno superato i limiti concettuali sottesi al Gran Tour, per cui l’Italia è degna di nota fino a Napoli. Essi forniscono un quadro non solo dello spazio fisico ma anche di quei confini, dell’immaginario culturale e artistico della Regione, che consentono una lettura tra identità e realtà di là degli stereotipi.

Una Regione tante geografie

RONCONI, Maria Luisa
2017-01-01

Abstract

Calabria, which has always been an object-subject of study, has accompanied and supports geographic research in attempts to classify and describe spaces from different points of view and structuralisms, in its natural and administrative frameworks and in the many characteristics of his landscapes with more or less uniform characters. Defined, with the neighboring Basilicata, "balcony on the world" and "geo-historical sample of the whole country", by an imperative of continuity, result of geographical reflections which define it made of mountains and bathed by the sea, in fact , it shows a mosaic of many Calabria and as many contradictions. Different from one place to another, walking on the bottom of the Tethys, following it becomes a journey through the harmonies of opposites: arid lands and lush woods, streams full of turbulent waters and stony river beds; geomorphology of an Apennine ridge, which is not Apennine. The landscapes of nature are rethought by a shy and mysterious people, whose relationship to the "land" is intimately linked to a new systematic nature which, with its natural and anthropogenic factors, conceived and designed the new landscapes of this region. The term of comparison, to experience this becoming, comes to us from the reports of these travelers who have exceeded the conceptual limits underlying the Grand Tour, for which Italy is remarkable until Naples. They give an image not only of the physical space but also of these borders, of the cultural and artistic imagination of the Region, which allow a reading between identity and reality beyond stereotypes.
2017
978-88-6557-197-2
La Calabria, da sempre oggetto-soggetto di studio, ha accompagnato e accompagna la ricerca geografica nei tentativi di una sua classificazione e descrizione degli spazi da punti di vista e strutturalismi diversi, nei suoi quadri naturali e amministrativi e nei molti tratti dei suoi paesaggi con caratteri di maggiore o minore uniformità. Definita, insieme alla vicina Basilicata, “balcone sul Mondo” e “campionario geo-storico dell’intero Paese”, da un’imperativa cornice di continuità, frutto di riflessioni geografiche che la definiscono fatta di montagne e bagnata dal mare, infatti, si mostra un mosaico di tante calabrie e altrettante contraddizioni. Diversa da luogo a luogo, camminando sul fondo della Tetide, percorrerla diventa un viaggio tra armonie di contrari: terre aride e boschi rigogliosi, torrenti ricchi di acque turbolente e letti pietrosi di fiumare; geomorfologia di una dorsale appenninica, che appenninica non è. I paesaggi della natura sono ridisegnati da un popolo schivo e misterioso, il cui rapporto con la “terra” si intreccia con una nuova sistematicità che, con i suoi fattori naturali e antropici, ha disegnato e disegna i nuovi paesaggi di questa Regione. Il termine di paragone, per vivere tale divenire, ci viene dai resoconti di quei viaggiatori che hanno superato i limiti concettuali sottesi al Gran Tour, per cui l’Italia è degna di nota fino a Napoli. Essi forniscono un quadro non solo dello spazio fisico ma anche di quei confini, dell’immaginario culturale e artistico della Regione, che consentono una lettura tra identità e realtà di là degli stereotipi.
Calabria, geografia.
Calabria, geography.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/173059
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact