L'attuale livello di inquinamento, che coinvolge sempre di più gli acquiferi sotterranee, costituisce un serio rischio per l'ambiente e anche per la salute umana. Pertanto la bonifica dei terreni saturi e insaturi, per la rimozione delle sostanze inquinanti risulta sempre più frequentemente necessaria. Nel presente studio si riportano i primi risultati di un’indagine sperimentale sulla possibilità di utilizzo di materiali innovativi per la realizzazione di barriere permeabili reattive (PRB) per la rimozione dagli acquiferi sotterranei di metalli pesanti. Tra le sostanze indagate si sono considerate alcune zeoliti naturali (Zeomagic e Terkim) e sintetiche (4A e Zl) e una fibra vegetale, “Furcraea Andina”, comunemente denominata cabuya, molto diffusa in tutta l’America Latina. Tale fibra naturale, come pure le zeoliti sintetiche indagate, si è rivelata molto reattiva nei confronti del Rame (Cu), sostanza inquinante utilizzata nell’indagine, evidenziando risultati eccellenti nel confronto con il ferro zerovalente, materiale comunemente utilizzato per la realizzazione delle PRB. Per l’uso effettivo di tali materiali sono richiesti, tuttavia, ulteriori approfondimenti, previsti nel prosieguo dell’indagine.
Atti della Giornata di Studio per l'80 del Prof. Giuseppe Frega
Calomino F;FALLICO, Carmine;Macchione F;Maiolo M;Piro P;
2016-01-01
Abstract
L'attuale livello di inquinamento, che coinvolge sempre di più gli acquiferi sotterranee, costituisce un serio rischio per l'ambiente e anche per la salute umana. Pertanto la bonifica dei terreni saturi e insaturi, per la rimozione delle sostanze inquinanti risulta sempre più frequentemente necessaria. Nel presente studio si riportano i primi risultati di un’indagine sperimentale sulla possibilità di utilizzo di materiali innovativi per la realizzazione di barriere permeabili reattive (PRB) per la rimozione dagli acquiferi sotterranei di metalli pesanti. Tra le sostanze indagate si sono considerate alcune zeoliti naturali (Zeomagic e Terkim) e sintetiche (4A e Zl) e una fibra vegetale, “Furcraea Andina”, comunemente denominata cabuya, molto diffusa in tutta l’America Latina. Tale fibra naturale, come pure le zeoliti sintetiche indagate, si è rivelata molto reattiva nei confronti del Rame (Cu), sostanza inquinante utilizzata nell’indagine, evidenziando risultati eccellenti nel confronto con il ferro zerovalente, materiale comunemente utilizzato per la realizzazione delle PRB. Per l’uso effettivo di tali materiali sono richiesti, tuttavia, ulteriori approfondimenti, previsti nel prosieguo dell’indagine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.