Il processo di modernizzazione agricola, attraverso una intensificazione della produzione volta ad aumentare la produttività aziendale, ha prodotto un aumento dell’offerta di beni e una diminuzione dei prezzi dei prodotti agricoli percepiti dai produttori. Questo processo ha, di fatto, estromesso gli agricoltori dal controllo della filiera che viene integrata nel complesso agro-industriale (Goodman e Redclift, 1990). A fronte di ciò, una parte degli agricoltori e dei consumatori stanno adottando delle pratiche di azione che possono essere interpretate come modalità di resistenza al modello proposto dalla Green Revolution. Nell’ambito di queste pratiche la filiera corta rappresenta una modalità in cui l’incontro tra produttori e consumatori si realizza permettendo sia la conoscenza della storia e dell’identità dei prodotti sia un maggior reddito per i produttori e, generalmente, anche un risparmio per i consumatori. Le modalità in cui la vendita si può articolare sono: direttamente in azienda/agriturismo; on-line; nei mercati dei produttori (farmers market); ai Gruppi di Acquisto Solidali (GAS), altro (ai ristoranti, alle mense, ecc.). In particolare, in questo contributo, vengono analizzate le modalità di costituzione e di funzionamento dei GAS nonché il ruolo che questi hanno nell’affermazione di “altre” modalità di produzione e consumo.L’analisi presentata è frutto di una ricerca realizzata nell’ambito del PRIN “Reti Sociali innovative per lo sviluppo rurale sostenibile”.

Reti sociali, filiere corte e pratiche innovative di produzione e consumo

SIVINI, SILVIA
2009-01-01

Abstract

Il processo di modernizzazione agricola, attraverso una intensificazione della produzione volta ad aumentare la produttività aziendale, ha prodotto un aumento dell’offerta di beni e una diminuzione dei prezzi dei prodotti agricoli percepiti dai produttori. Questo processo ha, di fatto, estromesso gli agricoltori dal controllo della filiera che viene integrata nel complesso agro-industriale (Goodman e Redclift, 1990). A fronte di ciò, una parte degli agricoltori e dei consumatori stanno adottando delle pratiche di azione che possono essere interpretate come modalità di resistenza al modello proposto dalla Green Revolution. Nell’ambito di queste pratiche la filiera corta rappresenta una modalità in cui l’incontro tra produttori e consumatori si realizza permettendo sia la conoscenza della storia e dell’identità dei prodotti sia un maggior reddito per i produttori e, generalmente, anche un risparmio per i consumatori. Le modalità in cui la vendita si può articolare sono: direttamente in azienda/agriturismo; on-line; nei mercati dei produttori (farmers market); ai Gruppi di Acquisto Solidali (GAS), altro (ai ristoranti, alle mense, ecc.). In particolare, in questo contributo, vengono analizzate le modalità di costituzione e di funzionamento dei GAS nonché il ruolo che questi hanno nell’affermazione di “altre” modalità di produzione e consumo.L’analisi presentata è frutto di una ricerca realizzata nell’ambito del PRIN “Reti Sociali innovative per lo sviluppo rurale sostenibile”.
2009
978-88-8145-166-1
filiera corta; gruppi d'acquisto solidale; reti agroalimentari alternative
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/174526
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