L’integrazione fotovoltaica negli edifici (BIPV) consente di esplorare ed analizzare nuove tecnologie solari impieganti materiali alternativi al classico silicio che, al tempo stesso, risultino meno vistosi dal punto di vista estetico. Una interessante alternativa è rappresentata dai moduli assemblati con celle CIGS, che possono essere colorate con differenti tonalità, non producendo l’evidente squilibrio estetico creato sugli edifici esistenti con i pannelli tradizionali. Tali celle, che appartengono alla tecnologia del film sottile, presentano discrete prestazioni energetiche anche con la sola radiazione diffusa, risentono in misura limitata dell’effetto di deriva termica, e possono essere facilmente adattate alle forme degli involucri edilizi. Rielaborando i dati statistici disponibili per il patrimonio edilizio italiano, per tre tipologie classiche di involucro si è creato un modello di edificio “virtuale” che ne sintetizza le caratteristiche geometriche, e sul quale sono state effettuate valutazioni sulle potenze di picco installabili. I dati censuari hanno consentito, invece, di determinare il numero di edifici su cui poter installare sistemi BIPV. Infine, con riferimento a dati climatici reali, mediante simulazioni condotte con il software TRNSYS, è stata determinata la producibilità elettrica in funzione dell’orientazione delle superfici laterali dell’involucro, considerando differenti condizioni di ombreggiamento
FOTOVOLTAICO INTEGRATO NEGLI EDIFICI: UNA STIMA DEL POTENZIALE INSTALLABILE IN ITALIA SUL PARCO EDILIZIO ESISTENTE
Bruno R;ARCURI, Natale;
2015-01-01
Abstract
L’integrazione fotovoltaica negli edifici (BIPV) consente di esplorare ed analizzare nuove tecnologie solari impieganti materiali alternativi al classico silicio che, al tempo stesso, risultino meno vistosi dal punto di vista estetico. Una interessante alternativa è rappresentata dai moduli assemblati con celle CIGS, che possono essere colorate con differenti tonalità, non producendo l’evidente squilibrio estetico creato sugli edifici esistenti con i pannelli tradizionali. Tali celle, che appartengono alla tecnologia del film sottile, presentano discrete prestazioni energetiche anche con la sola radiazione diffusa, risentono in misura limitata dell’effetto di deriva termica, e possono essere facilmente adattate alle forme degli involucri edilizi. Rielaborando i dati statistici disponibili per il patrimonio edilizio italiano, per tre tipologie classiche di involucro si è creato un modello di edificio “virtuale” che ne sintetizza le caratteristiche geometriche, e sul quale sono state effettuate valutazioni sulle potenze di picco installabili. I dati censuari hanno consentito, invece, di determinare il numero di edifici su cui poter installare sistemi BIPV. Infine, con riferimento a dati climatici reali, mediante simulazioni condotte con il software TRNSYS, è stata determinata la producibilità elettrica in funzione dell’orientazione delle superfici laterali dell’involucro, considerando differenti condizioni di ombreggiamentoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.